AIPH 17 – Politiche di riconciliazione, uso pubblico della storia e memorie contese nel Nord Africa contemporaneo
Date
2019Author
Di Tolla, Anna Maria
Annunziata, Gina
Pepicelli, Renata
Simoncini, Guendalina
Pizzo, Paola
Metadata
Show full item recordAbstract
Il panel ha l’obiettivo di analizzare politiche di riconciliazione e memorie contese in
Algeria, in Marocco e in Tunisia a partire dal periodo post-indipendenze fino agli
avvenimenti delle Primavere arabe. Questi paesi nordafricani, travolti da problematiche di
conflitto e da autoritarismi, soffrono del ruolo debole della legge, situazione esacerbata
dalla mancanza di fiducia delle popolazioni nelle autorità centrali statali, dell’insufficienza
o dell’inadeguatezza nell’amministrare la giustizia.
A partire dalla fine degli anni ’90 e in momenti storici diversi questi paesi hanno iniziato
ad affrontare una lunga storia di oppressioni e di violazioni dei diritti umani. Politiche di
riconciliazione e ricostruzione di una memoria collettiva di tali violazioni sono state viste
come uno strumento rilevante per superare il passato e realizzare società e sistemi politici
più giusti e più equi. Per quanto diverse siano, queste azioni intraprese, hanno posto
innegabilmente la questione del rapporto con la storia e la costruzione di una storia
pubblica.
Mentre in Algeria - come racconta Paola Pizzo nel suo paper - dopo la guerra civile
degli anni ʼ90, il potere pensò di costruire un altro tempo per vivere insieme attraverso il
progetto di riconciliazione nazionale, in Marocco, - afferma Renata Pepicelli nel suo
intervento - la monarchia ha scelto di dare all’inizio degli anni 2000 la parola alle vittime
degli “anni di piombo” attraverso i lavori dell’istanza Equità e Riconciliazione. Anche il
cinema marocchino, evidenzia Guendalina Simoncini, si è riappropriato di quegli anni con
l’obiettivo di rimediare al silenzio e lasciare una testimonianza tangibile alle generazioni
successive. In Tunisia, dal 2010, si è aperto un processo di transizione che sta cercando di avviare la
democratizzazione della vita politica. Soggetti istituzionali, società civile ma anche teatro e
cinema – come puntualizza Gina Annunziato nel suo paper - hanno cercato di ricostruire
gli anni della violenza e della repressione sotto Ben ‘Ali e Burghiba. Uno degli esempi
chiarificatori della politicizzazione della giustizia transizionale – come spiega Anna Maria
Di Tolla nel suo intervento - è il disconoscimento dei diritti linguistici e culturali dei
Berberi che ha attraversato tutte le regioni del Nord Africa. La marginalizzazione dei
berberi nella lotta anti-coloniale ha causato tensioni ancora oggi irrisolte.
Alla luce dei rapidi mutamenti che hanno attraversato il Nord Africa, dalle indipendenze
a oggi, le vicende algerine, marocchine e tunisine rendono evidente i limiti del modello
delle politiche di riconciliazione. Si constata, dunque, che la riconciliazione può essere più
utilmente studiata come un processo piuttosto che come un obiettivo, e che maggiore
attenzione dovrebbe essere data alla interazione tra processi di giustizia transitoria formali
e locali.