AIPH 10 – Archivi orali e Public History: esperienze in corso e questioni aperte
Date
2019Author
Casellato, Alessandro
Garruccio, Roberta
Calamai, Silvia
Fenoglio, Andrea
Moscaritolo, Gabriele Ivo
Ellin, Dan
Hughes, Heather
Pesaro, Alessandro
Metadata
Show full item recordAbstract
Il panel tratta di alcune esperienze di "riuso" di archivi orali - cioè raccolte di interviste
realizzate in passato per ricerche storiche - in chiave di Public History, cioè in allestimenti
museali, archivi digitali on line e prodotti artistici audiovisivi. Questo passaggio dalla
dimensione della ricerca a quella della storia pubblica offre diverse opportunità e pone
alcuni problemi.
Tra le opportunità ci sono: la possibilità tecnica di garantire una migliore conservazione
- tramite la digitalizzazione - di fonti facilmente deperibili se lasciate a se stesse; una
maggiore visibilità e sostanzialmente una "nuova vita" offerta a ricerche concluse da
tempo, ai loro autori e ai soggetti sociali coinvolti nelle interviste; la valorizzazione dei
prodotti intermedi delle ricerche, ovvero gli "archivi di progetto" (le interviste e i loro
corredi: trascrizioni, diari di campo, fotografie), che solo in parte sono stati utilizzati e
riversati nei prodotti finali delle ricerche (saggi o monografie).
I problemi che questo passaggio pone sono ordine patrimoniale, legale, etico e
scientifico: patrimoniale, perché esso interroga questioni relative a chi detenga la proprietà
e i diritti di uso delle interviste; legale, perché le interviste sono coperte dalla legge sulla
privacy e le modalità del loro utilizzo devono essere espressamente autorizzate; etico, in
quanto esse nascono all'interno di un rapporto fiduciario e talvolta confidenziale tra
ricercatore e persona intervistata; scientifico, in quanto esse sono fonti fortemente
intenzionali e orientate al progetto di ricerca all'interno del quale sono state prodotte. Questo panel si inserisce nelle attività dell'Associazione Italiana di Storia Orale (AISO),
sollecitata a rispondere a interrogativi dei propri soci e di operatori culturali su quali siano
le migliori pratiche per la creazione, la conservazione e l'utilizzo degli archivi orali anche
dopo la conclusione delle ricerche che li hanno prodotti.