La traduzione della Divina Commedia in dialetto calabrese di Salvatore Scervini
Abstract
Partendo dalla premessa che il poema dantesco è il classico maggiormente tradotto nei dialetti della Calabria, la studiosa analizza la traduzione della “Divina Commedia” in dialetto calabrese realizzata da Salvatore Scervini, che è il primo ad aver traslitterato l’intera opera dantesca. Il lavoro di Scervini – sottolinea la studiosa – ha un’autonoma collocazione nel quadro della fortuna dialettale della “Divina Commedia” in Calabria tra l’Ottocento e il Novecento e s’impone non solo per la traslitterazione dell’intero poema, ma anche per il superamento dei ben noti scogli delle tre cantiche. La traduzione di Scervini è rilevante ai fini della valorizzazione di una tradizione regionale; Scervini estrae, dalla tradizione immaginativa popolare e dalla creatività del lessico dialettale, parole e immagini per rendere alti concetti, espressioni ormai non in uso o del tutto scomparse. [Fonte: Italinemo]