Il Grand Tour di Vittorio Alfieri: viaggi, memoria e formazione nella Toscana del Settecento
Abstract
Nel 1766, il giovane Vittorio Alfieri intraprese un viaggio attraverso le principali città italiane, seguendo le orme del Grand Tour tipico dell’aristocrazia europea. Questo percorso, inizialmente vissuto con distacco, rappresentò un punto di svolta per l’autore, segnando la nascita di una “geografia personale” che influenzò le sue scelte artistiche e intellettuali. Firenze e Siena, in particolare, svolsero un ruolo cruciale nella formazione di Alfieri, dall’ammirazione per Michelangelo fino alla scoperta del valore della lingua toscana. Un decennio dopo, nel 1776, Alfieri tornò in Toscana per consolidare la sua vocazione tragica, trovando a Pisa e Siena un ambiente intellettuale stimolante, tra accademici e circoli illuministi. Gli studi linguistici e letterari condotti in questo periodo furono decisivi per l’elaborazione del suo stile e della sua poetica antitirannica. Il saggio esplora il rapporto tra i viaggi di Alfieri, la costruzione della sua identità di tragediografo e il legame tra riflessione linguistica e pensiero politico, evidenziando l’importanza delle città toscane come crocevia culturali e formativi nel Settecento italiano. In 1766, the young Vittorio Alfieri embarked on a journey through the main Italian cities, following in the typical Grand Tour footsteps of the European aristocracy. This journey, initially experienced with detachment, represented a turning point for the author, marking the birth of a “very personal geography” that influenced his artistic and intellectual choices. Florence and Siena played a crucial role in Alfieri’s education, from his admiration for Michelangelo to his recognition of the value of Tuscan language. A decade later, in 1776, Alfieri returned to Tuscany to consolidate his tragic vocation, finding a stimulating intellectual environment in Pisa and Siena, among academics and Enlightenment circles. The linguistic and literary studies made during this period were decisive for the elaboration of his style and anti-Tyrannical poetics. The essay explores the relation between Alfieri’s travels, the construction of his identity as a tragedian and the link between linguistic reflection and political thought, highlighting the importance of Tuscan cities as cultural and educational crossroads in 18th-century Italy.
URI
https://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2025/06/GALLEGATI.pdfhttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8833