La comunicazione per immagini nella Commedia dantesca: dalla metafisica medievale alla ricezione contemporanea
Abstract
Il presente studio analizza la peculiare modalità comunicativa per immagini nella Divina Commedia di Dante Alighieri, concentrandosi sulla capacità del poeta di trasmettere concetti teologici e metafisici attraverso immagini concettuali totali. Partendo dall’analisi del celebre passo del Paradiso XVII, 37-39 sulla contingenza dipinta nel “cospetto etterno”, la ricerca esplora come il plurilinguismo e il pluristilismo dantesco si relazionino
con la comunicazione per immagini, creando realtà pluridimensionali interpretabili da molteplici prospettive. Lo studio articola un confronto tra la concezione medievale dell’immagine e la sua ricezione da parte di lettrici del XX secolo, analizzando come Dorothy Sayers, Cristina Campo e Amelia Rosselli abbiano rielaborato il linguaggio immaginativo dantesco per renderlo accessibile alla sensibilità contemporanea. This study analyzes the distinctive visual communication modality in Dante Alighieri's Divine Comedy, focusing on the poet's ability to convey theological and metaphysical concepts through total conceptual images. Starting from the analysis of the famous passage from Paradise XVII, 37-39 on the contingency depicted in the "eternal view," the
research explores how Dante's plurilingualism and pluristylism relate to visual communication, creating multidimensional realities interpretable from multiple perspectives. The study articulates a comparison between the medieval conception of
the image and its reception by 20th-century female readers, analyzing how Dorothy Sayers, Cristina Campo, and Amelia Rosselli reworked Dante's imaginative language to make it accessible to contemporary sensibilities.
