Le sofferenze nel mercato del credito italiano: effetti strutturali e impatto sulle economie locali
Abstract
La tesi mira non solo ad analizzare le dinamiche evolutive delle sofferenze bancarie, mediante l’analisi di fattori sia interni che esterni alla banca in grado di condizionarne l’andamento, ma anche a correlare successivamente tali variabili con la crescita economica dei mercati locali.
In particolare, partendo dalle affermazioni della letteratura precedente, descrive il comportamento delle banche operanti nei mercati provinciali italiani nel corso degli ultimi dieci anni e cerca di metterne in luce i punti di forza e di debolezza anche in relazione al contesto geo-economico in cui esse operano.
Nel percorso logico che si è cercato di compiere, si è scelto di analizzare il sistema finanziario e le sue interrelazioni in maniera graduale, focalizzando l’attenzione in primo luogo sulla banca come soggetto autonomo ed in seguito verificando il suo comportamento in relazione alle altre variabili del mercato.
Nel primo capitolo, infatti, si è cercato di verificare in quale fase della vita delle banche esse incorrono in sofferenze più elevate, e se quindi l’età delle banche è un fattore che può incidere sull’incremento del tasso di sofferenza.
Per tale ragione, mediante un’analisi empirica si sono confrontati i tassi di sofferenza di banche che competono sul mercato da meno di cinque anni, definite de novo banks, e i tassi di banche mature, dimostrando che anche nelle province italiane le banche “più giovani” sperimentano dei tassi di sofferenza persistentemente più elevati di quelle mature (per un periodo di tempo di almeno dieci anni).
Successivamente, si è cercato di individuare, tra le diverse tipologie di banche che competono sul mercato del credito italiano, quali possono risentire maggiormente degli effetti di età rispetto all’incremento delle sofferenze.
L’analisi effettuata sui sottogruppi estratti dal campione utilizzato ha dimostrato che le banche di credito cooperativo risentono maggiormente degli effetti di età rispetto ai gruppi bancari o a banche con interessi sull’intero territorio nazionale, permettendo così di asserire che banche più giovani e di dimensioni minori hanno maggiori probabilità di incorrere in sofferenze più elevate.
Nel secondo capitolo, invece, l’analisi si è focalizzata sul comportamento delle banche nei mercati locali del credito e ha cercato di verificare se la competizione tra un maggior numero di banche su tali mercati può ridurre la probabilità di incorrere in sofferenze più elevate. Nell’effettuare la stima sono stati considerati anche i diversi fattori interni ed esterni alle banche che potessero incidere sull’incremento delle sofferenze.
I risultati della stima hanno consentito di affermare che un maggior affollamento del mercato bancario aumenta la percentuale di crediti in sofferenza e pertanto funge da elemento destabilizzante dell’equilibrio finanziario degli intermediari, poiché le banche che competono in mercati affollati non sono in grado di effettuare una corretta analisi del mercato e di selezionare in modo efficiente la clientela a cui concedere il prestito.
Alla luce di questi risultati, nello stesso capitolo si è cercato di verificare se, rispetto al campione considerato, fosse possibile individuare il livello efficiente di banche in grado di competere sui mercati provinciali italiani. L’analisi ha permesso di asserire che nei mercati locali italiani è preferibile mantenere il numero di banche inferiore alla media delle banche già presenti.
L’ultimo capitolo, infine, cerca di verificare se l’incremento delle sofferenze bancarie possa ridurre la crescita economica delle province italiane. In primo luogo, si è cercato di verificare se l’affollamento del mercato del credito, considerato, nel capitolo secondo, una variabile in grado di incidere negativamente sulle sofferenze, possa influenzare direttamente la crescita di un paese. Successivamente, non avendo trovato riscontro positivo in questa indagine, si è cercato di verificare se esiste una correlazione significativa tra crescita economica e incremento delle sofferenze bancarie. [a cura dell'Autore]