dc.description.abstract | Nella prospettiva di osservazione impiegata da alcuni studiosi, il fenomeno reputazionale può essere
osservato come la rappresentazione collettiva delle azioni pregresse di un’impresa, che sottende
l’esistenza di un processo di attribuzione di senso al suo agire che avviene da parte dei molteplici
stakeholder interni ed esterni a questa. Tale processo di attribuzione di senso si plasma e prende vita
attraverso le esperienze concretamente maturate dagli stakeholder, ma anche avendo riguardo dei
segnali informativi e valoriali trasmessi dall’impresa stessa non solo attraverso ciò che comunica
intenzionalmente mediante i messaggi espliciti, ma anche per il tramite di ciò che indirettamente
viene comunicato attraverso il comportamento e quindi la comunicazione implicita.
Negli ultimi anni l’attenzione degli studiosi è stata attratta dal ruolo svolto dalle risorse intangibili e
tra queste un ruolo importante è stato assunto dalla reputazione organizzativa (Corporate
Reputation).
In particolare, la reputazione è stata oggetto di studio di ambiti disciplinati differenti, sebbene i
primi contributi teorici che hanno dato il via ad uno studio sistematico del fenomeno in parola
possono essere ricondotti all’Inaugural Issue pubblicato in Corporat Reputation Review intorno alla
fine degli anni ’90.
Le indagini empiriche aventi ad oggetto lo studio della corporate reputation si basano
principalmente su quella parte della letteratura che analizza l’argomento in parola in termini
generali, prescindendo spesso da declinazioni riferite alla dimensione e alla tipologia d’impresa.
Il concetto di reputazione organizzativa, se declinato nell’ambito dei business familiari, può
caratterizzarsi dal fatto di essere intimamente legato alla sensibilità e agli obiettivi della famiglia
imprenditoriale. Attraverso l’analisi dei contributi letterari emerge che l’interesse nei riguardi della
storia delle imprese familiari, delle loro caratteristiche strutturali, dei tratti culturali e degli
orientamenti strategici, rappresenta già da tempo oggetto di studio e di attenzione da parte di
studiosi e professionisti. Nonostante ciò però il numero di contributi che si focalizzano sul tema
della family business reputation appare alquanto limitato, soprattutto se si considera anche
l’assunzione teorica circa l’esistenza di una stretta relazione tra continuità della famiglia e
corporate reputation.
Per alcuni studiosi, la sinergia che nasce dall’interazione tra i due sistemi, famiglia e business,
rappresenta di per sé una risorsa difficilmente imitabile dalle altre tipologie di imprese e, in tal
senso, una potenzialità dominante dalla quale si originano condizioni di crescita e di successo
dell’impresa stessa, ma al tempo stesso fonte di conflitti profondi e spesso irrisolvibili che possono
minare la sopravvivenza e la continuità dell’impresa.
Dal punto di vista della reputazione, la polarizzazione della dinamica comportamentale tra “being
good” e “being know”, sembra generalmente più spinta verso il secondo termine, giustificando la
dimensione di “prominence” della reputazione, nella convinzione che la scarsa notorietà nel
contesto di riferimento rappresenta un aspetto di debolezza strategica al quale porre rimedio per non
compromettere il successo competitivo di lungo termine.
L’attivazione e l’alimentazione di un circolo virtuoso attraverso il quale delineare l’esistenza di una
dinamica reputazionale che influenza la reputazione del business e la reputazione della famiglia,
trova il sostegno nella predisposizione strategica di leve medianti le quali contribuire validamente al
conseguimento degli obiettivi auspicati. Tra queste non può essere taciuto il contributo della
comunicazione, dal momento che proprio attraverso il vettore comunicazionale l’impresa attiva
contatti, gestisce relazioni, crea e sostiene la fiducia dei mercati ed esercita condizionamenti sul
contesto.
Nell’ambito del presente studio, il fenomeno reputazionale è analizzato dal punto di vista
dell’impresa familiare. In particolare, nei capitoli I e II, affronteremo i principali aspetti che
riguardano lo studio della reputazione organizzativa messi in evidenza negli studi teorici e nei
contributi empirici. Nel capitolo III, affronteremo l’analisi dei caratteri distintivi e delle condizioni
di originalità che riguardano i business familiari nonché la definizione della dinamica reputazionale
nei riguardi di detto humus imprenditoriale. La fase della ricerca empirica esposta nel capitolo IV,
illustra i risultati emersi sulla base degli interrogativi di ricerca formulati, proponendosi attraverso i
risultati emersi dalle evidenze empiriche di far luce su aspetti inerenti i piani di reputation building
e i processi e gli strumenti di comunicazione, in modo tale da poter evidenziare nelle conclusioni
del presente lavoro, la riconducibilità alle analisi teoriche ovvero definire le prospettive strategiche
potenzialmente percorribili, emblematiche del legame tra le esigenze di valorizzazione/protezione
della reputation e le sfide manageriali nell’ambito della comunicazione. [a cura dell'autore] | en_US |