Capitale sociale: uno o molti? Pochi
Abstract
Il lavoro presenta contributi lungo diverse linee. Primo, distingue
tra una definizione strutturale del capitale sociale ristretta alle
relazioni interpersonali, alle norme sociali e alla fiducia esistenti in
una comunità ed una definizione individuale che poggia sulle
caratteristiche sociali dell’individuo. Secondo, sostiene che le
definizioni di relazioni interpersonali, norme sociali e fiducia
coesistono tra loro e sono concepibili anche come tre differenti
dimensioni, tra loro connesse, di un medesimo concetto, all’interno
di una comunità. Terzo, asserisce che le relazioni e le norme
sociali e la fiducia contano per l’attività economica come fattore di
produzione (input produttivo e/o fattore di scala) e come
determinante dei costi di transazione. Quarto, sintetizza cinque
proxy empiriche delle tre differenti definizioni di capitale sociale di
uso consolidato in letteratura e che sono: i) survey soggettive quali
fiducia, partecipazione passiva e attiva in organizzazioni sociali e
contatti con parenti, amici e vicini e ii) misure oggettive basate
sugli strumenti di Putnam: densità delle organizzazioni volontarie,
partecipazione alle tornate elettorali e referendarie. A livello
empirico, il capitolo fornisce una struttura concettuale, il complesso
relazioni-norme sociali-fiducia, con cui identificare misure
operative di capitale sociale.