Baudelaire, interlocutore privilegiato dell’ermeneuta Ungaretti
Abstract
Il presente contributo intende occuparsi del momento sorgivo dell’esperienza lirica di Giuseppe Ungaretti e, nello specifico, si propone di mettere in luce la consonanza con la poesia di Charles Baudelaire, padre dell’estetica moderna e faro dell’Ottocento il cui riverbero illumina ancora i poeti del
Novecento. Come lavoro preliminare allo scavo intertestuale a livello della poesia, viene esplicitata la ricezione ungarettiana del poeta Baudelaire. L’influenza della cultura e della letteratura francese sul poeta italiano è stata oggetto di numerose ricerche le quali, secondo Giurdanella, non hanno prodotto contributi puntuali in merito all’affinità tra le opere dei due poeti. Pertanto, l’autrice tiene conto della produzione saggistica, delle traduzioni nonché delle lezioni di Ungaretti professore e il dato che le appare preminente è stato quello relativo a un Baudelaire maestro e riferimento costante, “compagno di vita” e interlocutore privilegiato. The present study investigates Giuseppe Ungaretti’s first lyrical experience and more specifically, it wants to show the consonance with Charles Baudelaire’s poetry, father of modern aesthetics and the backbone of the 19th century who still sheds light on the 20th century poets. In order to examine the poems intertextually, it has been fundamental to highlight Ungaretti’s reception of Baudelaire’s poetry. Many researches have explored how the French culture and literature influenced the Italian poet. However, such studies havenot produced any precise contribution about the similarities between the two poets. Thus, musing on Ungaretti’s essays, traslations and lessons, Boudelaire seems to be a master,a benchmark, a "life partner” and a privileged interlocutor.