Profanare la «Pietà»: suggestioni artistiche nella «Storia» di Elsa Morante
Abstract
Le suggestioni visive nell’opera di Elsa Morante spesso attingono dall’arte; questo avviene particolarmente nel terzo romanzo, “La Storia”, che si chiude con una versione moderna della “Pietà” di Michelangelo, richiamando contemporaneamente anche il capitolo XXXIV dei “Promessi sposi” di Alessandro Manzoni. L’articolo intende indagare il rapporto del romanzo storico di Morante con l’arte sacra e profana, basandosi anche sul saggio di quattro anni precedente Il beato propagandista del Paradiso. Visual suggestions in Elsa Morente’s works often draw from arts: such happens especially in her third novel, ‘La Storia’, that concudes with a modern version of Michelangelos ‘Pietà’, mentioning also chapter XXXIV from Alessandro Manzoni’s ‘The Betrothed’. This paper wants to examine the bond between Morante’s historical novel and sacred and profane art, considering also the four-years-previus essay ‘Il beato propagandista del Paradiso’.