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dc.contributor.authorAjello, Epifanio
dc.date.accessioned2021-05-25T13:04:07Z
dc.date.available2021-05-25T13:04:07Z
dc.date.issued2020
dc.identifier.citationAjello, Epifanio. "Premessa". Sinestesie, XIX (2020), 9-20it_IT
dc.identifier.issn1721-3509it_IT
dc.identifier.urihttps://www.sinestesierivistadistudi.it/genealogia-e-morfologia-del-personaggio-strambo/it_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it:8080/xmlui/handle/10556/5419
dc.identifier.urihttp://dx.doi.org/10.14273/unisa-3540
dc.description.abstractNell’introduzione il curatore del volume definisce la morfologia del personaggio strambo e passa in rassegna alcuni esempi tratti dalla letteratura europea (Sterne, Diderot, Eichendorff, Hawthorne, Poe, Balzac, Dostoevskij, Huysmans, Kafka, Brecht, Beckett, Kosinski, Perec…) e italiana (Baldini, Celati, Malerba, Cavazzoni, Calvino, Volponi, Sanguineti, Zavattini, Landolfi…). Lo strambo è un protagonista partecipe della modernità letteraria, difficile da incasellare in uno statuto (sfugge alle categorie di Genette), come, invece, accade, con relativa semplicità, per il personaggio–folle o il personaggio-stupido. Non è un protagonista ‘ben fatto’ che si impone, affronta, risolve o seduce. Lo strambo con la sua imprevedibilità non si trova a suo agio nella categoria dell’ovvio che quotidianamente ci accoglie, ma consegna una originale possibilità (alternativa e fantasiosa) all’ordine prestabilito delle cose, mettendole a soqquadro e riordinandole di nuovo, straniando un po’ il tutto col vanto di offrire alternative possibili ai comportamenti, alle percezioni, ai sentimenti.it_IT
dc.format.extentP. 9-20it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.publisherAvellino : Associazione culturale Internazionale Sinestesieit_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.titlePremessait_IT
dc.typeJournal Articleit_IT
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