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La funzione della pena
dc.contributor.author | Durante, Giulio | |
dc.date.accessioned | 2022-12-16T12:03:12Z | |
dc.date.available | 2022-12-16T12:03:12Z | |
dc.date.issued | 2020-09-01 | |
dc.identifier.uri | http://elea.unisa.it:8080/xmlui/handle/10556/6273 | |
dc.identifier.uri | http://dx.doi.org/10.14273/unisa-4359 | |
dc.description | 2018 - 2019 | it_IT |
dc.description.abstract | The first chapter of this paper analyzes the modern theories that gravitate around the concept of the function of punishment. In particular, the main theories about the function of the penalty (remuneration, preventive, write) are recalled, trying to verify if and to what extent they can be compatible with the new purposes that the current Italian legal system attributes to the penal sanction, in light of the emerging need to protect human rights through a re-educational and re-socializing penalty. In the first chapter, an attempt is made to underline the change in the purpose of punishment as an instinctive and vindictive act detached from any moral and utilitarian principle. The concept of punishment that pursues the simple aim of remuneration seems to give way to the idea of 'punishment as purpose'. The sanction no longer aims at the simple suffering of the offender as an end in itself, but pursues re-educational and resocializing purposes. The testimony of the trend mentioned above is given by the cd. decriminalization of some criminal cases considered 'minor offenses' (think of the crime of offense, falsehood in private writing and simple damage). The analysis to trace the profiles of the multifunctionality of the punishment continues in the second chapter, through a historical investigation that starts from the individual criminal cases present in archaic Roman law. From the study of the individual criminal precepts and the relative penalties it is possible to identify the different functions that the penalty assumed in the archaic age. The sanction, in most of the criminal figures, was intended to protect the pax deorum and to prevent the harmful conduct from damaging the relations between men and gods. .. [edited by Author] | it_IT |
dc.description.abstract | Il primo capitolo del presente lavoro analizza le moderne teorie che gravitano attorno al concetto di funzione della pena. In particolare vengono richiamate le principali teorie circa la funzione della pena (retributiva, preventiva, scrivere), cercando di verificare se ed in che misura possano essere compatibili con i nuovi scopi che l’attuale ordinamento giuridico italiano attribuisce alla sanzione penale, alla luce della emergente necessità di tutelare i diritti umani attraverso una pena rieducativa e risocializzante. Nel primo capitolo si tenta di sottolineare il mutamento dello scopo della pena come atto istintivo e vendicativo avulso da qualsiasi principio morale e utilitaristico. Il concetto di pena che persegue il semplice fine retributivo sembra cedere il passo all’idea di ‘pena come scopo’. La sanzione non mira più alla semplice sofferenza del reo fine a sè stessa, ma persegue finalità rieducative e risocializzanti. La testimonianza della tendenza sopra citata è data dalla cd. depenalizzazione di alcune fattispecie penali considerate ‘reati minori’ (si pensi al reato di ingiuria, falsità in scrittura privata e al semplice danneggiamento). L’analisi per tracciare i profili della polifunzionalità della pena continua nel secondo capitolo, attraverso un’indagine storica che parte dalle singole fattispecie criminali presenti nel diritto romano arcaico. Dallo studio dei singoli precetti criminali e delle relative pene è possibile identificare le funzioni differenti che la pena assumeva in età arcaica. La sanzione, nella maggior parte delle figure criminose, aveva lo scopo di tutelare la pax deorum e di impedire che la condotta nefasta incrinasse i rapporti tra gli uomini e gli dei. .. [a cura dell'Autore] | it_IT |
dc.language.iso | it | it_IT |
dc.publisher | Universita degli studi di Salerno | it_IT |
dc.subject | pena | it_IT |
dc.title | La funzione della pena | it_IT |
dc.subject.miur | IUS/18 DIRITTO ROMANO E DIRITTI DELL'ANTICHITÀ | it_IT |
dc.contributor.coordinatore | Preterossi, Germiniello | it_IT |
dc.description.ciclo | XXXII ciclo | it_IT |
dc.contributor.tutor | Solidoro, Laura | it_IT |
dc.identifier.Dipartimento | Scienze Giuridiche | it_IT |