Il gioco pubblico in Europa. Casi di studio a confronto per un'analisi multidisciplinare e multifattoriale. Italia, Spagna, Germania, Malta.
Abstract
Giochi e scommesse costituiscono una pratica in costante espansione, che interessa
diversi aspetti dell’organizzazione della vita sociale: normativo, economico,
tributario, sociale, culturale. Data l’importanza del fenomeno gioco, la maggior parte
degli Stati vara una normativa destinata a regolamentarne l’offerta, così da
mantenere il controllo su un’attività che può generare problematiche di ordine
pubblico, di sicurezza, di salute e che, solo se adeguatamente normata, organizzata
e monitorata porta a risultati positivi in termini economici, da un lato, nonché in
termini di sviluppo di un’attività sociale senza “controindicazioni”, dall’altro. Il
compito svolto dagli Stati è comunque arduo e con il presente studio si evidenziano
alcune peculiarità che interessano l’Italia, la Germania, la Spagna e Malta. La scelta
di esaminare la situazione di questi Stati è data dalla connotazione molto particolare
assunta dal gioco all’interno di tali organizzazioni statali. L’Italia, con una normativa
molto articolata che però deve affrontare le problematiche del mancato
coordinamento tra Stato, Regioni e Province Autonome. La Germania e la Spagna
con analoghi problemi di coordinamento, rispettivamente, tra Land tedeschi e
Comunità spagnole. Malta che, con un sistema di licenze e di condizioni
particolarmente favorevoli per gli operatori di gioco, conta sulla presenza dei
cosiddetti bookmakers organizzati per operare in altri Stati, pur non disponendo
delle autorizzazioni previste all’estero. [a cura dell'Autore]