Il Canzoniere lirico di Matteo Maria Boiardo: un percorso intertestuale

Abstract

Il contributo, puntando prevalentemente su frequenze lemmatiche e semantiche, impone, sulla base di una precisa opzione metodologica, un’indagine di necessità decontestualizzante al procedimento analitico. Alla fine di questo percorso intertestuale, e proprio grazie a esso, risulterà evidente che nessuna altra opera, come le Metamorfosi di Ovidio, poteva suggerire immagini erotiche e mitiche in grado di essere gradite alla società cortigiana estense e di intarsiare con aristocratica raffinatezza il complicato reticolo della ricca strumentazione metrico-retorica e delle molteplici interconnessioni di Amorum libri tres, il canzoniere di Matteo Maria Boiardo, composto con ogni probabilità tra il 1469 e il 1471, unanimemente considerato il capolavoro della lirica del XV secolo.

The contribution, focusing mainly on lemmatic and semantic frequencies, imposes, on the basis of a precise methodological option, an investigation of necessity that decontextualizes the analytical procedure. At the end of this intertextual journey, and thanks to it, it will be clear that no other work, like Ovid's Metamorphoses, could suggest erotic and mythical images capable of being appreciated by the Este court society and of inlaying the complicated network with aristocratic refinement of the rich metrical-rhetorical instrumentation and the multiple interconnections of Amorum libri tres, the songbook by Matteo Maria Boiardo, composed in all probability between 1469 and 1471, unanimously considered the masterpiece of 15th century poetry.