«Condensare i fatti entro distillazioni psicologiche estreme»: sulle tracce dell'autocoscienza culturale e linguistico-letteraria di Ottieri
Abstract
Il 27 gennaio 1965 Ottieri pubblica sul «Giorno» Il lamento di un senza dialetto, articolo in cui ripercorre alcune tappe culturali fondamentali per la costruzione della propria poetica e della propria consapevolezza linguistica. Una di queste è certamente quella rappresentata dall’interesse per la psicotecnica e per la psicologia tout court, anche per tramite della partecipazione al circolo intellettuale animato da Nicola Perrotti, direttore della rivista «Psiche». In questo intervento ci si soffermerà a considerare questa componente (a partire da un pezzo uscito proprio su «Psiche» – la cui trascrizione si offre in appendice – e da pagine tratte dai diari), parallelamente alla valutazione della meditazione metalinguistica condotta dall’autore. On January 27th, 1965, Ottieri published in «Il Giorno» Il lamento di un senza dialetto, an article in which he considers some cultural stages that are fundamental to the construction of his own poetics and linguistic awareness. One of these is certainly represented by his interest in psychotechnics and psychology tout court, also through his participation in the intellectual circle animated by Nicola Perrotti, director of the journal «Psiche». In this paper, I will focus on this component (starting from a short story published in «Psiche» – the transcription of which is provided in the appendix – and from pages taken from his diaries), in parallel with the assessment of the unfolding of a metalinguistic meditation lead by the author.
URI
https://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2025/07/03_Bonsi_ter.pdfhttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8854