'Consistency' di Alberto Granese: una riflessione poliedrica sull'identità culturale italiana
Abstract
Nel contributo, che è un’ampia esegesi del recente libro di Alberto Granese, «‘Consistency’. L’universo cristallizzato in forma poetica», si evidenzia come l’autore abbia collegato in maniera organica l’intero corpus della sua opera attraverso un unico filo conduttore e con un alternarsi di rifrazioni speculari interne, come i sorprendenti riflessi autobiografici di Italo Calvino. Vi si discorre, prima, dell’idea di Libertà, architrave su cui poggia tutta la ‘Commedia’ di Dante, declinata, poi, da tema etico-teologico, in problema laico e politico alla luce del punto di vista teorico sulla forma costituzionale da dare all’Italia. Dalla realizzazione della Repubblica Napoletana del 1799 e dalla mitopoiesi civile di Ugo Foscolo il discorso critico approda al nesso tra politica nazionale e cultura europea di Antonio Gramsci, alla sua originale concezione di “egemonia” come educazione reciproca all’autogoverno. In questa complessità ermeneutica rientrano le aporie della Modernità: dall’aspetto demoniaco e inquietante del Potere, esplorato attraverso le opere di Franz Kafka e di Corrado Alvaro, alle violenze della storia, analizzate nella poesia di Salvatore Quasimodo; dalla prospettiva ecologica, aperta verso il mondo oltreconfine, esaminata nelle liriche di Rocco Scotellaro all’inattuale attualità di Pier Paolo Pasolini, indagata soprattutto nelle tormentate pagine dedicate alle contraddizioni irrisolte dell’identità italiana. In the contribution, which is a broad exegesis of Alberto Granese’s recent book, «‘Consistency’. The crystallized universe in poetic form», it is highlighted how the author has organically connected the entire corpus of his work through a single thread and with an alternation of internal specular refractions, such as the surprising autobiographical reflections of Italo Calvino. The idea of Liberty is discussed first, the architrave on which the entire ‘Comedy’ of Dante rests, declined, then, from an ethical-theological theme, into a secular and political problem in the light of the theoretical point of view on the constitutional form to give to Italy. From the creation of the Neapolitan Republic of 1799 and the civil mythopoiesis of Ugo Foscolo, the critical discourse arrives at the connection between national politics and European culture of Antonio Gramsci, to his original conception of “hegemony” as reciprocal education to selfgovernment. The aporias of Modernity fall within this hermeneutic complexity: from the demonic and disturbing aspect of Power, explored through the works of Franz Kafka and Corrado Alvaro, to the violence of history, analyzed in the poetry of Salvatore Quasimodo; from the ecological perspective, open to the world beyond the border, examined in the lyrics of Rocco Scotellaro to the untimely topicality of Pier Paolo Pasolini, investigated above all in the tormented pages dedicated to the unresolved contradictions of Italian identity.
URI
https://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2025/06/sinestesieonline-47-montella.pdfhttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8857