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Titolo: Teologia ed esegesi nei commenti biblici di Ruperto di Deutz
Autore: Fernicola, Germana
D'Onofrio, Giulio
Bisogno, Armando
Meier-Staubach, Christel
D'Onofrio, Giulio
Galdi, Amalia
Parole chiave: Teologia;Teologia biblica
Data: 22-mag-2010
Editore: Universita degli studi di Salerno
Abstract: L'approccio alla figura del monaco benedettino Ruperto di Deutz e al suo pensiero si è configurato, nelle fasi preliminari del lavoro, come un inquadramento generale che si è poi arricchito di una più approfondita disamina dottrinale che mi ha consentito di affinare la conoscenza complessiva delle dottrine rupertiane e quindi di meglio circoscrivere e definire, rispetto ai propositi iniziali, l'oggetto e gli scopi del lavoro. Ho dunque cercato di mettere in rilievo i tratti peculiari della riflessione rupertiana concentrandomi, in particolare, sui commenti biblici, assumendo come riferimenti principali il commento al vangelo di Matteo e il commento al vangelo di Giovanni. Ai fini di una valutazione complessiva dell'opera del tuitiense mi è tuttavia parso indispensabile estendere l'analisi, almeno in parte, anche agli opuscoli sulla volontà e l'onnipotenza divina e al commento al Cantico dei Cantici. La scelta degli argomenti da trattare è motivata da due fattori: da un lato l'esigenza di evidenziare aspetti poco studiati e noti del pensiero rupertiano, dall'altro quello di prendere in considerazione il frangente storico della composizione dei commenti biblici da parte di Ruperto, esaminando i temi più attuali all'interno dell'orizzonte culturale nel quale egli si muove. Ho delineato un percorso di lettura che, privilegiando un taglio espositivo che segue fedelmente il testo, è centrato soprattutto su argomenti a cavallo tra teologia, cristologia, pneumatologia. Si può certamente affermare che la ricerca condotta nell'ambito della tesi dottorale sia diretta a ricostruire la dottrina esegetica e teologica del monaco di Deutz, considerando, tuttavia, l'influenza esercitata sull'autore dall'ampio ventaglio di proposte filosofico-teologiche che animano il mondo intellettuale agli inizi del XII secolo. Pertanto questo lavoro cerca di inserirsi, sul piano metodologico e contenutistico in un contesto di studi mirante a determinare le modalità con cui è avvenuta la maturazione di tali istanze nell'ambiente benedettino durante la prima metà del XII secolo. I motivi di interesse di tale indagine sono, a mio avviso, molteplici: sul piano storiografico lo studio tende a delineare il profilo speculativo di Ruperto di Deutz contribuendo a migliorare la conoscenza complessiva di questo autore, sul piano teorico, l'analisi delle fonti consente di valutare in quale misura alcuni temi, desunti dalla produzione monastica e magistrale dell'epoca, abbiano influito sullo sviluppo della sua concezione teologica, che risulta tendenzialmente ancorata ad un atteggiamento conservatore tipico del monachesimo. Caratterizzata dal continuo intreccio di esposizione contenutistica e valutazione storiografica, la tesi non ha la pretesa di essere una presentazione organica e complessiva dei commenti biblici rupertiani. Il lavoro vuoi fornire una sintesi, consapevolmente parziale, ma spero significativa della riflessione del tuitiense. L'esame dei contenuti, dei metodi e degli obiettivi del percorso intellettuale rupertiano, nell'ambiente storico e nella tradizione culturale in cui si è formato, è volto a valorizzare la sua individualità speculativa e a coglierne molteplici sfaccettature, per evidenziare come egli abbia tradotto in dottrina la sua vocazione benedettina. La tesi si articola in tre parti principali (che presentano ognuna un andamento a sé stante). Nel primo capitolo vengono ricostruiti la biografia dell'abate ed i caratteri della sua metodologia esegetica, elementi filosofico-teologici dell'ambiente culturale della Renania dell'epoca ed i complessi rapporti del monaco con la scuola di Laon. Nel secondo capitolo è invece presentato un approfondimento sulla ricostruzione dei suoi scritti, considerando gran parte della storiografia a riguardo, volto a testimoniare la tendenza speculativa di fondo dell'autore, una parziale analisi del commento rupertiano al Cantico dei Cantici e l'analisi del commento esegetico al vangelo di Matteo; si presenta, a riguardo, una ricostruzione dell' opera che evidenzia anche elementi mistici e visionari presenti in essa. Il terzo ed ultimo capitolo è interamente dedicato al commento rupertiano al quarto vangelo con particolare attenzione al prologo e, soprattutto, ai capitoli giovannei riguardanti lo Spirito Santo. Gli aspetti in cui la realtà dell'epoca rupertiana si concretizza sono sostanzialmente due, entrambi derivanti dalla filiazione diretta dall'esperienza teologica di Anselmo d'Aosta, da una parte l'esigenza di sistematicità, dall' altra l'inevitabile confronto e dialogo tra ambizione razionalistica e conservatorismo religioso. Nella nutrita schiera dei teologi dell'epoca dominava una doppia tendenza: per un verso una dialettica fondata su una grande erudizione, dall' altro l'esigenza di dar luogo ad una grande opera di sistematizzazione della dottrina cristiana frutto del passaggio nel campo dei teologi di magistri educati in scuole di logica e dunque sensibili ad un assetto razionale del patrimonio dottrinale cristiano. La trasformazione della teologia, da semplice discorso delle verità relative alla fede e all'economia della salvezza in una scienza in ambito universitario, avviene grazie alla confluenza prodottasi tra i diversi elementi operanti nelle scuole del XII secolo, le cui principali tendenze intellettuali sono ravvisabili nel metodo vittorino, fondato sulla collocazione della lectio scritturale alla base della ricerca, in quello abelardiano-lombardiano che rende sistematico il discorso teologico, espresso con lo strumento della quaestio, attraverso l'organizzazione dei contenuti della rivelazione, secondo uno schema che va dalla creazione all’escatologia e, ancora, nell'avvento della epistemologia aristotelica…[a cura dell’autore].
Descrizione: 2008 - 2009
URI: http://hdl.handle.net/10556/265
È visualizzato nelle collezioni:Filosofia, scienze e cultura dell'età tardo-antica, medievale e umanistica

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