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dc.contributor.authorMarconi, Federica
dc.date.accessioned2023-03-30T13:59:05Z
dc.date.available2023-03-30T13:59:05Z
dc.date.issued2023
dc.identifier.citationMarconi, F. "Regolamento (UE) 2019/452 e meccanismi di controllo degli investimenti esteri diretti: il vaglio europeo sul caso ungherese". Freedom, Security & Justice: European Legal Studies 1 (2023): 181-205
dc.identifier.issn2532-2079
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it:8080/xmlui/handle/10556/6523
dc.identifier.urihttp://www.fsjeurostudies.eu/files/FSJ.1.2023.8.MARCONI.pdf
dc.identifier.urihttp://dx.doi.org/10.14273/unisa-4591-
dc.description.abstractThis paper analyzes the delicate balance between national security concerns and EU law, focusing on the control mechanisms of foreign direct investment (FDI) as a vivid example of the come-back of the State and the growing awareness of the implications of the new strategic role played by public authorities in the chessboard of geopolitical competition. The work focuses on the distribution of powers regarding FDI and their control, and then on the implications in terms of national sovereignty and the European integration process. In doing so, it examines the European Commission’s recent position on the exercise of special powers by the Hungarian government: the case, in fact, may set an interesting precedent regarding future developments in State-EU relations on the use of domestic mechanisms of FDI control. Will an even greater integration among Member States and the Union be possible, or could times of further instability lead to more fragmentation and disintegration?it_IT
dc.description.abstractIl presente contributo intende analizzare il delicato equilibrio tra sicurezza nazionale e diritto dell’Unione europea, concentrandosi sui meccanismi di controllo degli investimenti diretti esteri (IED) quale vivido esempio del ritorno dello Stato e della crescente consapevolezza delle implicazioni del nuovo ruolo strategico giocato dai poteri pubblici nello scacchiere della competizione geopolitica. In particolare, si sofferma sull’analisi del riparto di competenze in materia di IED e di loro controllo, quindi sulle implicazioni in termini di sovranità nazionale e di processo di integrazione europea. Nel fare ciò, esamina la recente posizione della Commissione europea sull’esercizio dei poteri speciali da parte del Governo ungherese: il caso, infatti, può costituire un interessante precedente circa futuri sviluppi dei rapporti Stato-UE in materia di ricorso ai meccanismi domestici di controllo degli IED. Sarà possibile una ancora maggiore integrazione tra gli Stati membri ed Unione, ovvero tempi di ulteriori instabilità condurranno ad una maggiore frammentazione e disintegrazione?it_IT
dc.format.extentP. 181-205
dc.language.isoitit_IT
dc.subjectFDI screening mechanismsit_IT
dc.subjectEuropean Commissionit_IT
dc.subjectSovereigntyit_IT
dc.subjectHungaryit_IT
dc.subjectEuropean integrationit_IT
dc.titleRegolamento (UE) 2019/452 e meccanismi di controllo degli investimenti esteri diretti: il vaglio europeo sul caso unghereseit_IT
dc.typeJournal Articleit_IT
dc.relation.ispartofjournalFreedom, Security & Justice: European Legal Studies
dc.identifier.doi10.26321/F.MARCONI.01.2023.08
È visualizzato nelle collezioni:Freedom, Security & Justice: European Legal Studies (2023), n.1

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