Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/6523
Titolo: Regolamento (UE) 2019/452 e meccanismi di controllo degli investimenti esteri diretti: il vaglio europeo sul caso ungherese
Autore: Marconi, Federica
Parole chiave: FDI screening mechanisms;European Commission;Sovereignty;Hungary;European integration
Data: 2023
Citazione: Marconi, F. "Regolamento (UE) 2019/452 e meccanismi di controllo degli investimenti esteri diretti: il vaglio europeo sul caso ungherese". Freedom, Security & Justice: European Legal Studies 1 (2023): 181-205
Abstract: This paper analyzes the delicate balance between national security concerns and EU law, focusing on the control mechanisms of foreign direct investment (FDI) as a vivid example of the come-back of the State and the growing awareness of the implications of the new strategic role played by public authorities in the chessboard of geopolitical competition. The work focuses on the distribution of powers regarding FDI and their control, and then on the implications in terms of national sovereignty and the European integration process. In doing so, it examines the European Commission’s recent position on the exercise of special powers by the Hungarian government: the case, in fact, may set an interesting precedent regarding future developments in State-EU relations on the use of domestic mechanisms of FDI control. Will an even greater integration among Member States and the Union be possible, or could times of further instability lead to more fragmentation and disintegration?
Il presente contributo intende analizzare il delicato equilibrio tra sicurezza nazionale e diritto dell’Unione europea, concentrandosi sui meccanismi di controllo degli investimenti diretti esteri (IED) quale vivido esempio del ritorno dello Stato e della crescente consapevolezza delle implicazioni del nuovo ruolo strategico giocato dai poteri pubblici nello scacchiere della competizione geopolitica. In particolare, si sofferma sull’analisi del riparto di competenze in materia di IED e di loro controllo, quindi sulle implicazioni in termini di sovranità nazionale e di processo di integrazione europea. Nel fare ciò, esamina la recente posizione della Commissione europea sull’esercizio dei poteri speciali da parte del Governo ungherese: il caso, infatti, può costituire un interessante precedente circa futuri sviluppi dei rapporti Stato-UE in materia di ricorso ai meccanismi domestici di controllo degli IED. Sarà possibile una ancora maggiore integrazione tra gli Stati membri ed Unione, ovvero tempi di ulteriori instabilità condurranno ad una maggiore frammentazione e disintegrazione?
URI: http://elea.unisa.it:8080/xmlui/handle/10556/6523
http://www.fsjeurostudies.eu/files/FSJ.1.2023.8.MARCONI.pdf
http://dx.doi.org/10.14273/unisa-4591
ISSN: 2532-2079
È visualizzato nelle collezioni:Freedom, Security & Justice: European Legal Studies (2023), n.1

File in questo documento:
File Descrizione DimensioniFormato 
FSJ.1.2023.8.MARCONI.pdfFSJ.1.2023.8.MARCONI978,09 kBAdobe PDFVisualizza/apri


Tutti i documenti archiviati in DSpace sono protetti da copyright. Tutti i diritti riservati.