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dc.contributor.authorMaoli, Francesca
dc.date.accessioned2023-03-30T14:15:08Z
dc.date.available2023-03-30T14:15:08Z
dc.date.issued2023
dc.identifier.citationMaoli, F. "La tutela dei minorenni indagati o imputati in procedimenti penali: l’attuazione della direttiva 2016/800/UE in Italia alla prova dei diritti fondamentali". Freedom, Security & Justice: European Legal Studies 1 (2023): 153-180
dc.identifier.issn2532-2079
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it:8080/xmlui/handle/10556/6524
dc.identifier.urihttp://www.fsjeurostudies.eu/files/FSJ.1.2023.7.MAOLI.pdf
dc.identifier.urihttp://dx.doi.org/10.14273/unisa-4592-
dc.description.abstractThe contribution dwells on Directive 2016/800/EU, put in the context of the measures adopted in the field of judicial cooperation in criminal matters and with an impact on juvenile criminal proceedings. The instrument, which is without prejudice to the principle of non-regression and which must be examined in the light of its implementation in the different Member States, presents several profiles of interest with respect to the fundamental rights of the minors enshrined in international and European sources. In the Italian legal system, the national legislation was already innovative and in line with the provisions of the Directive. However, the application practice does not always correspond to international standards. Moreover, there are discrepancies between the different judicial districts. Hence, the need to examine the outcomes of the European Union’s action on the legal basis of Article 82 TFEU, with a view to improving mutual trust between the criminal justice systems of Member States and creating a child-friendly criminal justice system.it_IT
dc.description.abstractIl contributo si sofferma sulla Direttiva 2016/800/UE, contestualizzata nell’ambito delle misure adottate nel settore della cooperazione giudiziaria in materia penale e con ricadute sul processo penale minorile. Lo strumento, che fa salvo il principio di non regressione e che va esaminato alla luce dell’attuazione nei diversi Stati membri, presenta diversi profili di interesse rispetto ai diritti fondamentali della persona minorenne sanciti dalle fonti internazionali ed europee. Nell’ordinamento italiano, la normativa nazionale già si presentava innovativa ed è stata adeguata alle disposizioni della Direttiva. Tuttavia, la prassi applicativa non sempre risulta corrispondente agli standard internazionali. Inoltre, si registrano delle disomogeneità tra i diversi distretti giudiziari. Da qui l’opportunità di esaminare gli esiti dell’azione dell’Unione europea sulla base giuridica dell’art. 82 TFUE, alla luce della volontà di migliorare la fiducia reciproca tra i sistemi di giustizia penale di altri Stati membri e di creare una giustizia penale a misura di minorenne.it_IT
dc.formatP. 153-180
dc.language.isoitit_IT
dc.subjectDirective 2016/800/EUit_IT
dc.subjectFundamental rights of the childit_IT
dc.subjectChild-friendly criminal justiceit_IT
dc.subjectUN Convention on the Rights of the Childit_IT
dc.subjectEU Charter of Fundamental Rightsit_IT
dc.titleLa tutela dei minorenni indagati o imputati in procedimenti penali: l’attuazione della direttiva 2016/800/UE in Italia alla prova dei diritti fondamentaliit_IT
dc.typeJournal Articleit_IT
dc.relation.ispartofjournalFreedom, Security & Justice: European Legal Studies
dc.identifier.doi10.26321/F.MAOLI.01.2023.07
È visualizzato nelle collezioni:Freedom, Security & Justice: European Legal Studies (2023), n.1

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