L’ennesima riforma “incompleta” della magistratura onoraria: verso la fine della figura di giudice non professionale o verso un nuovo inizio?

Abstract

Il travagliato percorso di riforme della magistratura onoraria sembra essere giunto a conclusione con l’ultima riforma in itinere, all’esame del Senato, contenuta nel DDL 1322 di iniziativa governativa, presentato alla Camera il 5 luglio 2024 e collegato alla manovra di bilancio 2024-2026, contenente “modifiche alla disciplina della magistratura onoraria quanto al regime giuridico, economico e previdenziale.” Le nuove disposizioni sono volte a dare una risposta definitiva ai rilievi della Commissione Europea in ordine alla procedura di infrazione del 15 luglio 20212, seguita da una lettera complementare di costituzione in mora nel luglio 2022 e da un parere motivato nel luglio 2023 per mancato allineamento alla legislazione europea in materia di lavoro a tempo determinato o parziale e di orario di lavoro. Le contestazioni sono state mosse dalla Commissione Europea, non solo con riferimento alla condizione dei magistrati onorari in servizio alla data del 15.8.17, ma anche per quelli entrati in servizio successivamente, non avendo l’Italia fornito risposte sostanziali né adottato provvedimenti per rimediare alle questioni individuate e per prevenire ogni ulteriore abuso.