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Titolo: AIPH 40 – Fare Public History nei luoghi delle stragi naziste
Autore: Pezzino, Paolo
Monicelli, Elena
Tincani, Roberto
Ziruolo, Luciana
Caponera, Simone
Tonini, Simone
Parole chiave: Storia e Memoria;Anniversari e celebrazioni;Monumenti e luoghi di memoria;Storia orale e memorie di comunità
Data: 2019
Editore: AIPH - Associazione Italiana di Public History
Citazione: Paolo Pezzino, “AIPH 40 – Fare Public History nei luoghi delle stragi naziste” in Metti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History, Pisa, 11-15 giugno 2018, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2019, pp. 208-213
Abstract: Negli ultimi vent’anni, le stragi naziste e fasciste in Italia durante la seconda guerra mondiale sono state al centro della ricerca storica. Dopo i pionieristici lavori di Paolo Pezzino, Giovanni Contini, Leonardo Paggi, è emersa una nuova stagione di studi (e una nuova generazione di studiosi) che hanno attentamente scandagliato queste vicende, a partire dalla Toscana e dall’Emilia e poi su tutto il territorio nazionale. Culmine di questo intenso lavoro è stato l’Atlante realizzato da ANPI e Istituto Nazionale Ferruccio Parri, in collaborazione con il Governo tedesco, online dal 2015 (cfr. www.straginazifasciste.it). Ma questo tema non ha solo una rilevanza scientifica, bensì anche un forte valore politico e uno spazio significativo nell’opinione pubblica nazionale, ulteriormente sollecitata dalla riapertura di diversi processi penali dopo il 1996. Le stragi hanno inoltre una forte localizzazione sul territorio, e in molti casi tra le conseguenze più pesanti degli eccidi, oltre ai danni materiali, va registrato il lascito in termini di memorie divise o comunque difficili. C’è poi il rischio di chiudere la memoria comunitaria in confini geografici e simbolici angusti, perseguendo fini strettamente identitari, ma perdendo la dimensione complessiva degli eventi storici e anche la portata sovralocale dei valori in gioco. Per questo è molto importante il lavoro di ricerca, didattica e divulgazione svolto dai luoghi di memoria strutturati, in collaborazione, non sempre facile, con gli enti locali, le associazioni reducistiche, quelle dei familiari delle vittime. La rete Paesaggi della memoria, nata formalmente nel 2017, si propone tra le altre cose di far conoscere e dialogare tra loro i diversi luoghi, per affrontare insieme i problemi comuni, condividere le buone pratiche, esercitare economie di scala e azioni di sensibilizzazione congiunte. Con questo panel, intendiamo indagare alcuni dei principali nodi della Public History nei luoghi segnati dalle stragi del 1943-1945, incrociando alcuni dei casi più rilevanti e mettendo a confronto operatori ed esperti.
Descrizione: P. Pezzino, “AIPH 40 – Fare Public History nei luoghi delle stragi naziste”; “Dagli eccidi di Monte Sole al massacro di Marzabotto e ritorno. Una prospettiva educativa su storia e memorializzazione” (E. Monicelli); “Negli occhi delle vittime. La strage di Monchio tra vissuto comunitari e celebrazioni ufficiali” (R. Tincani); “Salire alla Benedicta: una mappa per il presente” (L. Ziruolo); “Sant’Anna di Stazzema” (S. Caponera, S. Tonini) in Metti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History, Pisa, 11-15 giugno 2018, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2019, pp. 208-213
URI: https://aiph.hypotheses.org/7389
http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8531
ISBN: 978889441081
È visualizzato nelle collezioni:Conferenze AIPH. Book of abstract / AIPH Conferences. Book of abstracts

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