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Titolo: AIPH 37 – Monumenti e statue: una lotta globale per il controllo del passato nello spazio pubblico
Autore: Noiret, Serge
Cauvin, Thomas
Chiaese, Antonio
Kesteloot, Chantal
Vaillot, Benoit
Parole chiave: Storia e Memoria;Monumenti e luoghi di memoria;Politiche pubbliche;Storia urbana
Data: 2019
Editore: AIPH - Associazione Italiana di Public History
Citazione: Serge Noiret, “AIPH 37 – Monumenti e statue: una lotta globale per il controllo del passato nello spazio pubblico” in Metti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History, Pisa, 11-15 giugno 2018, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2019, pp. 190-194
Abstract: L’architettura urbana, i monumenti commemorativi, le statue, le targhe, gli oggetti collocati negli spazi urbani e i nomi delle strade, sono, oggi come ieri, al centro di usi pubblici del passato e di un dialogo talvolta anche violento e comunque multiforme, negli spazi pubblici, con le popolazioni che quei spazi, li praticano al quotidiano. La politica, ma anche diverse comunità in conflitto sul valore del passato nel presente, tende a valorizzare o a promuovere l’iconoclastia contro monumenti, statue, targhe, nomi di strade, ma anche contro stili architettonici che rappresentano un’epoca specifica e questo, per i più diversi motivi che legano i monumenti agli spazi urbani e a quello che questo retaggio storico e questa cultura materiale raccontano nel presente. Un passato una volta osannato può essere rivalutato dopo anni di oblio o, al contrario, stigmatizzato dalle nazioni e dal potere politico, oltre che dalle popolazioni, in diversi momenti della loro storia. I monumenti diventano allora i catalizzatori di come una società si reinventa un passato alla dimensione del presente e di come la storia possa sottostare alle volontà politiche e alle nuove sensibilità delle comunità. Dobbiamo perciò conformarsi alle necessità del presente e distruggere o mandare nei musei o in spazi non consoni con la loro ubicazione originaria i monumenti che oggi rivestono un’aura negativa a testimonianza di un passato non gradito nel presente? Dobbiamo al contrario tenersi tutti i monumenti per quello che sono e dicono o hanno detto della storia? Quale poi sarebbe tra comunità e politica, il ruolo del public historian nell’eventuale lavoro di contestualizzazione di queste testimonianze del passato? In questo panel internazionale verranno presentate storie di monumenti presenti in Belgio, Francia, Italia, Lituania e Stati Uniti, e si porranno queste ed altre domande.
Descrizione: S. Noiret, “AIPH 37 – Monumenti e statue: una lotta globale per il controllo del passato nello spazio pubblico”; “Public History e monumenti negli USA dopo Charlottesville” (T. Cauvin); “Piazza Lukiškės e il memoriale ai Combattenti per la libertà lituana: una storia di memorie selettive, rigenerazione urbana e partecipazione” (A. Chiaese); “Monumenti e toponimia: il ruolo del passato nello spazio pubblico in Belgio” (C. Kesteloot); “La Francia di fronte al suo passato schiavista e coloniale: rimuoverne le tracce dallo spazio pubblico?” (B. Vaillot); in Metti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History, Pisa, 11-15 giugno 2018, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2019, pp. 190-194
URI: https://aiph.hypotheses.org/7389
http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8535
ISBN: 978889441081
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