dc.description.abstract | L'identità sembra essere il punto critico in cui si riversano le tensioni del corpo sociale durante le
fasi di crisi, ma anche la base da cui spesso si riparte verso nuove conquiste culturali, politiche e
scientifiche. Il sé è un concetto che si plasma senza sosta assumendo i tratti che di volta in volta gli
permettono di interfacciarsi con il piano oggettuale, con fenomeni del pensiero e della tecnica che
costituiscono gli universi di riferimento in cui si compie la nostra vicenda. Fenomeni che talvolta
possono apparire scontati, metabolizzati, ma che non smettono di ragguagliarci su noi stessi e sui
nostri profili identitari. Come nel caso della costruzione di un'idea condivisa di natura.
La natura ha gradualmente assunto le caratteristiche di un costrutto utilizzato per esercitare il
controllo sulle risorse, sul sapere, sui corpi. Terreni di battaglia sopra cui condurre logoranti guerre
di potere facendo leva sulle armi della retorica, da brandire di volta in volta di fronte a delicati temi
come la bioetica, il fine-vita, l'aborto e il divorzio, la sessualità e l'etnia.
La natura non è mai “semplicemente” physis, e si carica di una serie di accezioni e di influenze
nuove, derivanti dall'ambiente intellettuale, più che fisico. Da un lato abbiamo sviluppato un'idea di
natura come luogo intangibile, letteralmente utopico, in cui fare ritorno, un vero e proprio antitodo
nostalgico alla freddezza metallica della Macchina; dall'altro nei processi culturali moderni e
contemporanei è possibile rintracciare un'idea di natura diametralmente opposta e coesistente a
quella appena illustrata. Vicino al tratto utopico del “luogo perduto” trova luogo una
rappresentazione mediatica legata alla natura intesa come ambiente ostile, disastroso. Il Disastro
rappresenta in questo caso l'inquietudine connessa alla discontinuità dei tratti collaborativi propri
dell'interazione sociale, una instabilità minacciosa e potenzialmente catastrofica che viene
rappresentata tramite l'ammutinamento del Selvaggio... [a cura dell'autore] | it_IT |