dc.description.abstract | Non esistendo uno studio critico d’insieme sulle relazioni intercorse tra gli Stati Uniti d’America e
il Vaticano durante il ventennio infra-bellico, in questa ricerca si è tentato di colmare tale lacuna,
ripercorrendone le tappe principali fino allo scoppio della Grande guerra e contestualizzandone
l’evoluzione nell’ambito del convulso scenario internazionale degli anni Venti e Trenta del XX°
secolo. L’obiettivo è quello di dimostrare come tale percorso di “riavvicinamento” temporaneo, in
larga parte agevolato dal superamento delle barriere, politiche e culturali, che avevano storicamente
sia impedito la completa assimilazione del cattolicesimo nella società statunitense, sia, di riflesso,
alimentato una strenue reticenza a considerare il Vaticano quale possibile interlocutore alla stregua
degli altri attori internazionali, avesse avuto una connotazione essenzialmente pragmatica ed una
finalità chiaramente contrastiva nei confronti del nazi-fascismo e degli abomini da esso determinati.
A tal scopo, partendo dalle suggestioni metodologico-interpretative offerte dalla letteratura
esistente, si sono adoperate congiuntamente fonti primarie di diversa provenienza ed in parte
inedite. Si è, infine, integrato l’utilizzo di alcune raccolte documentarie e di svariati periodici, questi
ultimi in parte rinvenuti nei medesimi fondi archivistici e in parte consultati presso la Alderman
Library della University of Virginia e la Public Library di New York... [a cura dell'Autore] | en_US |