«A lei vivesti, morto a me tu sei». La maternità negata nell‟Issipile di Ippolito Pindemonte
Abstract
Oggetto prioritario del presente studio è un‟indagine sulle reali motivazioni che
indussero Ippolito Pindemonte ad interrompere la fase compositiva della tragedia
Issipile, con tutta probabilità indotto dal confronto con gli insuperati modelli tragici del Maffei e dell‟Alfieri ed anche col suo precedente e più „politicizzato‟
dramma, Arminio. Si tenta inoltre un‟analisi ravvicinata del tema della maternità
così come vissuta (in maniera antitetica eppure complementare) dalle due fondamentali figure femminili della tragedia: la nutrice Issipile e la regina Euridice,
entrambe tormentate dal desiderio inappagato di vivere la maternità in forma
compiuta e felicitante. The primaryaim of thisvessay is to investigate the real motivations which led the
author to interrupt the composing phase of the tragedy “Issipile”, starting with
the comparison of the unequalled dramatic models of Maffei and Alfieri, but also
of “Arminio”, Pindemonte‟sprevious successful tragedy. A close investigation
into the theme of mother hoodis also proposed. In factitis lived (in an antithetical
but complementary way) by the two fundamental women: Issipile the nurturer
and Euridice the queen, both anguished by the unsatisfied craving of living a
complete and blissful mother hood.
URI
http://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2018/03/ottobre2017-05.pdfhttp://elea.unisa.it:8080/xmlui/handle/10556/3773
http://dx.doi.org/10.14273/unisa-1994