L’archivio come rappresentazione
Abstract
Il regista Alberto Gozzi propone di accostarsi alla Wunderkammer di Edoardo Sanguineti immaginando di usare «una struttura drammaturgica molto aperta e del tutto casuale per compiere un viaggio attraverso le schede». È un suggerimento funzionale non solo alla progettazione di uno «spettacolo solamente pensato» ma anche al viaggio che il lettore può immaginare attraverso i contributi raccolti in “Ritratto/i di Sanguineti”.