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dc.contributor.authorMartorano, Annantonia
dc.date.accessioned2024-11-06T11:29:31Z
dc.date.available2024-11-06T11:29:31Z
dc.date.issued2024
dc.identifier.citationAnnantonia Martorano, "Quello che rimane… L’universo documentario di Anna Banti", «Clionet. Per un senso del tempo e dei luoghi», 2024, n.8. https://doi.org/10.30682/clionet2408bit_IT
dc.identifier.issn2533-0977it_IT
dc.identifier.urihttps://doi.org/10.30682/clionet2408bit_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7747
dc.description.abstractIl presente lavoro analizza l’archivio di Anna Banti e le pratiche emotive legate al suo archivio. Le vicende della trasmissione delle sue carte sono complesse e dovute ad un momento particolare della vita della scrittrice. Nel 1981 viene pubblicato il romanzo Un grido lacerante: una resa dei conti tra Lucia Lopresti e Anna Banti. Questo studio fa quindi luce sull’interazione tra archivi ed emozioni, e sul ruolo attivo che le emozioni giocano nel plasmare la creazione e la distruzione degli archivi in questo contesto e non soloit_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.publisherA. Martorano, "Quello che rimane… L’universo documentario di Anna Banti", «Clionet. Per un senso del tempo e dei luoghi», 2024, n.8. https://doi.org/10.30682/clionet2408bit_IT
dc.rightsCC BY 4.0it_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.subjectArchivi di personait_IT
dc.subjectEmozioniit_IT
dc.subjectOblioit_IT
dc.titleQuello che rimane… L’universo documentario di Anna Bantiit_IT
dc.typeJournal Articleit_IT
dc.relation.ispartofjournalClionet. Per un senso del tempo e dei luoghiit_IT
dc.identifier.doihttps://doi.org/10.30682/clionet2408bit_IT
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