Board gender diversity e performance delle aziende santarie. Prime evidenze empiriche nel contesto italiano
Abstract
Negli anni Novanta, il movimento del New Public Management (NPM) ha introdotto diverse riforme
nazionali che hanno profondamente ridisegnato il Servizio Sanitario Nazionale Italiano (SSN)
introducendo regionalizzazione, managerialismo e sistema di quasi-mercato (Anessi-Pessina e Cantù,
2017).
Con la regionalizzazione si vede la governance della sanità italiana estrinsecarsi su tre livelli
decisionali: il livello governativo centrale che assume funzioni di coordinamento e di indirizzo
generale del sistema sanitario; il livello governativo intermedio, rappresentato dalle Regioni, con
funzioni di indirizzo e di organizzazione; il livello aziendale, riguardante la produzione dei servizi,
attraverso le funzioni assistenziali assegnate alle Aziende Sanitarie Locali (ASL) e alle Aziende
Ospedaliere (AO) .
Il NPM, inoltre, ha portato all'introduzione di principi e teorie di mercato nel settore sanitario
finalizzati a rafforzare la concorrenza tra aziende sanitarie private e pubbliche e ad attivare continui
miglioramenti nell'erogazione dei servizi sanitari (Anessi-Pessina e Cantù, 2017).
Il managerialismo ha portato all'adozione di tecniche di gestione del settore privato per migliorare
l'efficienza e l'efficacia delle aziende sanitarie pubbliche, chiedendo allo stesso tempo maggiori
prestazioni e responsabilità (Anessi-Pessina e Cantù, 2017). In questo contesto di quasi mercato, il
ruolo dei Performance Measurement Systems (PMS) e dei processi di valutazione diventa
fondamentale per garantire la qualità e la comparabilità dei sistemi sanitari (Spano e Aroni, 2018).
L’ampliamento della sfera di autonomia, assegnata alle aziende sanitarie pubbliche, ha delle
immediate ricadute nell’obbligo di realizzare gli obiettivi di salute, ma salvaguardando l’equilibrio
economico-finanziario della gestione cui si lega la responsabilità gestionale, assegnata agli organi di
governo, e che si concretizza nella realizzazione del pareggio di bilancio. In the 1990s, the New Public Management (NPM) movement introduced several national reforms
that profoundly redesigned the Italian National Health Service (SSN) by introducing regionalization,
managerialism, and a quasi-market system (Anessi-Pessina and Cantù, 2017).
With regionalization, the governance of the Italian healthcare system is manifested at three decisionmaking levels: the central government level, which assumes coordinating and general direction
functions for the healthcare system; the intermediate government level, represented by regions, with
functions of direction and organization; the company level, concerning service production through
the healthcare facilities assigned to Local Health Authorities (ASL) and Hospital Companies (AO).
NPM also led to the introduction of market principles and theories in the healthcare sector aimed at
enhancing competition between private and public healthcare companies and driving continuous
improvements in healthcare service delivery (Anessi-Pessina and Cantù, 2017). Managerialism, in
addition, brought about the adoption of private sector management techniques to enhance the
efficiency and effectiveness of public healthcare companies, demanding increased performance and
responsibility simultaneously (Anessi-Pessina and Cantù, 2017).
In this quasi-market context, the role of Performance Measurement Systems (PMS) and evaluation
processes becomes fundamental to ensure the quality and comparability of healthcare systems (Spano
and Aroni, 2018). The expansion of autonomy granted to public healthcare companies has immediate
implications for meeting health objectives while safeguarding the economic-financial balance linked
to managerial responsibility assigned to governing bodies, materializing in budgetary balance.