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dc.date.accessioned2025-07-01T10:21:09Z
dc.date.available2025-07-01T10:21:09Z
dc.descriptionS. Bartolini, “Panel 3 – Storia orale, lavoro e Public history: un terreno fertile”; “Public history in Veneto, esercizi in corso” (A. Boschiero); “On air: un podcast per raccontare patrimonio industriale e il lavoro contemporaneo in Lombardia” (R. Capovin, S. Zanisi) in AIPH 2020 - Book of Abstract, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2021, pp. 43-56it_IT
dc.description.abstractLa storia orale si è intrecciata fin dalle origini con la storia del lavoro, divenendone una delle metodologie d’indagine più proficue per l’età contemporanea e favorendo un’intersezione di temi e pratiche con la storia sociale, la storia popolare e della gente comune, la storia delle organizzazioni produttive e sindacali. Al tempo stesso, il nesso tra Public history, storia orale e del lavoro è da sempre stretto, scaturendo dalla valenza pubblica delle metodologie della storia orale – tese a facilitare una partecipazione da parte di un pubblico che si fa testimone agente della propria storia – e dal campo di intervento della storia del lavoro, che muove dal presente per guardare al passato del proprio oggetto di indagine con uno sguardo rivolto al futuro. Inoltre, la Public history porta con sé un’istanza partecipativa e democratica, terreno sul quale incrocia i temi e gli strumenti dell’Oral history e dove entra di nuovo in gioco la funzione sociale dello storico. Gli storici impegnati nell’incrocio tra Public history, Oral history e Labour history non a caso condividono il senso di impegno civile e di responsabilità per la valenza pubblica del loro lavoro, tanto verso i propri testimoni co-autori quanto verso il rilievo politico-culturale delle attività che portano avanti. La storia orale del lavoro e dei gruppi sociali subalterni è sempre stata un terreno fertile, e in Italia esiste una grande tradizione, a partire da Il mondo dei vinti di Nuto Revelli, che ha prodotto una mole di opere sui contadini, gli operai, i movimenti sociali e il sindacato. Si spazia da pubblicazioni e documentari di storia locale a prodotti microstorici più ambiziosi e ricchi di significato. È quasi impossibile dar conto di una produzione a stampa, a cui oggi si aggiungono podcast, video e oggetti multimediali, che appare sconfinata.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.rightsCC BY-ND 4.0it_IT
dc.relation.ispartofjournalAIPH 2020 - Book of Abstractit_IT
dc.identifier.citationStefano Bartolini, “Panel 3 – Storia orale, lavoro e Public history: un terreno fertile” in AIPH 2020 - Book of Abstract, AIPH - Associazione Italiana di Public History, 2021, pp. 43-56it_IT
dc.titlePanel 3 – Storia orale, lavoro e Public history: un terreno fertileit_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.contributor.authorBartolini, Stefano
dc.contributor.authorBoschiero, Alfiero
dc.contributor.authorCapovin, René
dc.contributor.authorZanisi, Sara
dc.date.issued2021
dc.identifier.urihttps://aiph.hypotheses.org/10613it_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8366
dc.publisherAIPH - Associazione Italiana di Public Historyit_IT
dc.typeOtherit_IT
dc.format.extentP. 43-56it_IT
dc.identifier.isbn9788894410839it_IT
dc.subjectLabour Public Historyit_IT
dc.subjectPodcastit_IT
dc.subjectIndustrial Heritageit_IT
dc.subjectOral Historyit_IT
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