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AIPH 54 – La memoria delle catastrofi naturali. Il racconto delle esperienze e la loro divulgazione
dc.date.accessioned | 2025-07-02T08:11:26Z | |
dc.date.available | 2025-07-02T08:11:26Z | |
dc.description | G. Gribaudi, “AIPH 54 – La memoria delle catastrofi naturali. Il racconto delle esperienze e la loro divulgazione”; “L’Aquila 2009. Dinamiche di governance e traiettorie abitative nel post-sisma” (A. M. Zaccaria, S. Zizzari); “ReaGenti alla riscossa. Un archivio digitale per la memoria del terremoto” (S. Lotti); “Il ruolo della memoria nella prevenzione del rischio sismico. Testimonianze sul sisma del 1980.” (G. I. Moscaritolo); “Pozzuoli, tra storia e memoria: il ricordo del bradisismo del 1970 e 1982-84 nelle testimonianze dei puteolani” (M. L. Longo) in Invito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public History, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Santa Maria Capua Vetere e Caserta, 24-28 giugno 2019, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2020, pp. 230-234 | it_IT |
dc.description.abstract | Nonostante l’Italia sia uno dei paesi più colpiti da eventi catastrofici, il loro grado di rimozione è, come è noto, piuttosto elevato. L’oblio domina nella memoria pubblica ma caratterizza anche gli studi storico-sociali. Nei manuali di storia non se ne trova quasi traccia e così nei più importanti lavori sulla vicenda nazionale. In età contemporanea si assiste alla quasi totale eliminazione di quasi tutto ciò che è “naturale” dall’agenda degli studi storici. I disastri “naturali” vengono considerati incidenti e per questo al di fuori del controllo o azione umana e quindi il loro studio viene lasciato interamente alle scienze dure. In realtà i disastri sono esperienze sociali che segnano l’intersezione fra natura e cultura, rappresentano un turning point nella vita pubblica e nelle vite private. La ricostruzione storica della catastrofe è dunque la ricostruzione di un evento e insieme di un processo sociale di trasformazione, che ha bisogno di confrontarsi con l’esperienza viva dei soggetti e riportarne la memoria. Come le comunità hanno reagito di fronte al rischio, quali sono state le pratiche empiriche per affrontare e reagire al disastro, quali le culture e le conoscenze popolari, le categorie interpretative? Quali i traumatismi collettivi, i gaps, le omissioni? | it_IT |
dc.language.iso | it | it_IT |
dc.rights | CC BY-ND 4.0 | it_IT |
dc.relation.ispartofjournal | Invito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public History | it_IT |
dc.identifier.citation | Gabriella Gribaudi, “AIPH 54 – La memoria delle catastrofi naturali. Il racconto delle esperienze e la loro divulgazione” in Invito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public History, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Santa Maria Capua Vetere e Caserta, 24-28 giugno 2019, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2020, pp. 230-234 | it_IT |
dc.title | AIPH 54 – La memoria delle catastrofi naturali. Il racconto delle esperienze e la loro divulgazione | it_IT |
dc.source | UniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneo | it_IT |
dc.contributor.author | Gribaudi, Gabriella | |
dc.contributor.author | Zaccaria, Anna Maria | |
dc.contributor.author | Zizzari, Sara | |
dc.contributor.author | Lotti, Silvia | |
dc.contributor.author | Moscaritolo, Gabriele | |
dc.contributor.author | Longo, Maria Laura | |
dc.date.issued | 2020 | |
dc.identifier.uri | https://aiph.hypotheses.org/9076 | it_IT |
dc.identifier.uri | http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8380 | |
dc.publisher | AIPH - Associazione Italiana di Public History | it_IT |
dc.type | Other | it_IT |
dc.format.extent | P. 230-234 | it_IT |
dc.identifier.isbn | 9788894410808 | it_IT |