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dc.date.accessioned2025-07-02T08:24:43Z
dc.date.available2025-07-02T08:24:43Z
dc.descriptionA. G. Scarselli, “AIPH 52 – Videogiocare il passato: Public History e videogiochi”; “La guerra nei videogiochi oltre Hollywood” (C. Ruocco); “Si può giocare alla Resistenza? Videogiochi e patrimonio resistenziale europeo” (A. G. Scarselli); “La rappresentazione delle nazionalità nei Grand Strategy Games” (V. Larcher) in Invito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public History, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Santa Maria Capua Vetere e Caserta, 24-28 giugno 2019, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2020, pp. 223-226it_IT
dc.description.abstractIl videogioco è oggi un medium estremamente importante dal punto di vista economico e culturale, essendo diventato un canale molto influente di condivisione di informazioni, idee e storie. La Storia del genere umano è uno dei “giacimenti di storie” da cui gli sviluppatori di giochi estraggono idee, riferimenti, e filoni narrativi. Chiaramente la trasmissione della Storia attraverso il medium videoludico rende necessaria una sua rilettura e un suo adattamento, operazioni che portano spesso i videogiochi ad essere criticati aspramente, in quanto accusati di fare un uso “infantile” o “brutalizzato” della Storia, semplificandola. Allo stesso tempo però il videogioco, per la sua pervasività, per l’enorme appeal transgenerazionale che riscuote, e per le meccaniche di gioco insiste in molti titoli, possiede grandi potenzialità nel campo della trasmissione, diffusione ed elaborazione del patrimonio e della memoria storica. Allo stesso tempo, sempre più frequentemente, i videogiochi a tema storico vanno a toccare nervi scoperti e questioni storico-identitarie percepite come delicate dal pubblico, come hanno dimostrato recenti dibattiti all’interno dell’industria videoludica o nella stampa specializzata. Obiettivo di questo panel è quello di evidenziare come le narrative storiche all’interno di alcuni videogiochi possano rappresentare nuovi ed efficaci sistemi attraverso i quali parlare di Storia. Si vuole riflettere sulle potenzialità e sui limiti dei videogiochi quando questi si approcciano a temi complessi e articolati come il nostro passato. Nello specifico, il panel analizzerà attraverso i suoi interventi i linguaggi e le modalità con cui i videogiochi stanno affrontando temi storici quali le guerre dell’era contemporanea (Carmine Ruocco), la resistenza al nazifascismo (Aldo Giuseppe Scarselli) e le identità nazionali (Valerio Larcher). Ci concentreremo sul dimostrare come i videogiochi rappresentino una delle realtà attraverso le quali la Storia è resa “cosa viva” nella quotidianità, con tutte le limitazioni e le criticità del caso.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.rightsCC BY-ND 4.0it_IT
dc.relation.ispartofjournalInvito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public Historyit_IT
dc.identifier.citationAldo Giuseppe Scarselli, “AIPH 52 – Videogiocare il passato: Public History e videogiochi” in Invito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public History, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Santa Maria Capua Vetere e Caserta, 24-28 giugno 2019, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2020, pp. 223-226it_IT
dc.titleAIPH 52 – Videogiocare il passato: Public History e videogiochiit_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.contributor.authorScarselli, Aldo Giuseppe
dc.contributor.authorRuocco, Carmine
dc.contributor.authorLarcher, Valerio
dc.date.issued2020
dc.identifier.urihttps://aiph.hypotheses.org/9076it_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8382
dc.publisherAIPH - Associazione Italiana di Public Historyit_IT
dc.typeOtherit_IT
dc.format.extentP. 223-226it_IT
dc.identifier.isbn9788894410808it_IT
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