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dc.date.accessioned2025-07-03T11:40:37Z
dc.date.available2025-07-03T11:40:37Z
dc.descriptionA. Savelli, M. Merluzzi, “AIPH 26 – I Laboratori di Public History: dalle università ai territori e ai patrimoni”; “Il Laboratorio di Public History dell’Università di Macerata come opportunità per i Beni culturali” (S. Pavone); “Il Laboratorio di Public History dell’Università Roma Tre. Comprendere e interpretare la Storia contemporanea: fonti visive e nuovi metodi” (P. Mattera); “Il laboratorio di Public History dell’Università di Cagliari: la didattica per il territorio” (C. Novelli, R. Ibba); “Dal territorio all’Università, e ritorno. Il Laboratorio di Public History dell’Università del Salento e la community library” (S. Colazzo, D. De Blasi, G. Iurlano) in Invito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public History, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Santa Maria Capua Vetere e Caserta, 24-28 giugno 2019, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2020, pp. 108-113it_IT
dc.description.abstractLa storia della Public History in Italia è una storia di successo. La call for papers per la prima conferenza dell’Associazione Italiana di Public History a Ravenna (giugno 2017) ha visto oltre 400 proposte; alla call per la seconda conferenza a Pisa (giugno 2018) sono state presentate oltre 150 proposte individuali e più di 80 panel di 4 o 5 relatori. Il consenso si misura anche in ambito universitario, con l’attivazione – nell’arco di qualche anno – di master di Public History di primo e secondo livello (Università di Milano, Università di Roma 3 e Università di Modena e Reggio Emilia); l’istituzione di un dottorato in Public History presso l’Università di Firenze; la presenza di corsi in Public History (Università Cattolica di Milano, Università di Salerno); l’attivazione di un curriculum in public history nell’ambito di un corso di laurea in Scienze della Storia e del Documento (Università di Roma 2 - Tor Vergata). La distribuzione geografica di tali programmi mostra che sono stati soprattutto gli Atenei del Centro-Nord a cogliere le sfide della Public History, ma la crescita delle opportunità universitarie per gli aspiranti public historians è molto probabilmente destinata a crescere e a rimanere tema di discussione e confronto sia nell’ambito delle Conferenze Nazionali di AIPH sia negli appuntamenti annuali delle Società storiche. Vale la pena ricordare che alcune linee guida sui programmi universitari sono state approvate dal National Council on Public History nell’ottobre 2015. Secondo queste indicazioni l’attivazione di programmi universitari richiede una preliminare definizione di public history “appropriate to the institution and the local community”; inoltre, tali programmi devono essere chiari circa gli obiettivi pedagogici e professionali e occorre infine esplicitarne le principali aree di specializzazione, cioè i punti di forza (“Establishing and Developing a Public History Program - Prepared by the NCPH Curriculum and Training Committee October 2015 - Adopted by the NCPH Board of Directors February 2016. (Cfr. ncph.org). Un programma universitario di public history nasce insomma, o dovrebbe nascere, in sinergia con il territorio e con le sue realtà (istituzionali, economiche, culturali), in coerenza con la vocazione e le risorse (umane, e anche economiche) dell’istituzione universitaria che lo attiva, oltre che, naturalmente, con il profilo e le aspettative degli studenti ai quali il programma si rivolge.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.rightsCC BY-ND 4.0it_IT
dc.relation.ispartofjournalInvito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public Historyit_IT
dc.identifier.citationAurora Savelli, Manfredi Merluzzi, “AIPH 26 – I Laboratori di Public History: dalle università ai territori e ai patrimoni” in Invito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public History, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Santa Maria Capua Vetere e Caserta, 24-28 giugno 2019, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2020, pp. 108-113it_IT
dc.titleAIPH 26 – I Laboratori di Public History: dalle università ai territori e ai patrimoniit_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.contributor.authorSavelli, Aurora
dc.contributor.authorMerluzzi, Manfredi
dc.contributor.authorPavone, Sabrina
dc.contributor.authorMattera, Paolo
dc.contributor.authorNovelli, Cecilia
dc.contributor.authorIbba, Roberto
dc.contributor.authorColazzo, Salvatore
dc.contributor.authorDe Blasi, Deborah
dc.contributor.authorIurlano, Giuliana
dc.date.issued2020
dc.identifier.urihttps://aiph.hypotheses.org/9076it_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8426
dc.publisherAIPH - Associazione Italiana di Public Historyit_IT
dc.typeOtherit_IT
dc.format.extentP. 108-113it_IT
dc.identifier.isbn9788894410808it_IT
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