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dc.date.accessioned2025-06-20T09:05:35Z
dc.date.available2025-06-20T09:05:35Z
dc.description.abstractUn aspetto particolarmente delicato nell’applicazione del principio di irretroattività è dato dalle cosiddette ipotesi di “retroattività occulta”: si tratta di valutare se, nel nostro ordinamento, il principio di irretroattività della legge penale sfavorevole all’agente operi anche nell’ipotesi in cui si verifichi un mutamento in peius di un orientamento giurisprudenziale. Più precisamente, viene preso in considerazione l’impatto che ha avuto a tal proposito il caso Contrada per definire le perplessità interpretative che possono sorgere allorquando si verifichi un mutamento dell’interpretazione giurisprudenziale nel corso del tempo, contemporaneo o successivo al momento in cui sono stati commessi i fatti che poi vengono da questo riconosciuti come reato ovvero se è possibile e quale rilevanza abbia in questo caso un’applicazione retroattiva. La retroattività delle leggi penali, seppur giustificabile in casi eccezionali e, solitamente, in bonam partem, rischia sempre di compromettere il diritto fondamentale alla certezza e alla prevedibilità delle conseguenze giuridiche delle proprie azioni, minando in questo modo la fiducia che il cittadino ripone nello Stato. La giurisprudenza ha svolto un ruolo essenziale nell’interpretare e bilanciare i vari principi, ma le continue modifiche normative e l’evoluzione del diritto penale sollecitano ulteriori riflessioni.it_IT
dc.description.abstractThis work is dedicated to a complex aspect regarding the correct application of the principle of nonretroactivity, considering the risks of being covertly circumvented. In this regard, we speak of “hidden retroactivity”, which can be achieved by judges through a different jurisprudential interpretation. With reference to our legal system, we wonder whether the principle of non-retroactivity of criminal law unfavorable to the agent also operates in the case of a change in peius of a jurisprudential orientation occurs. Precisely, the impact that the Contrada case had in this regard is taken into consideration, a starting point for understanding how many interpretative perplexities can arise when a change in the jurisprudential interpretation occurs over time, contemporary or subsequent to the moment in which the facts were committed and then recognized by this as a crime, therefore whether it is possible and what relevance a retroactive application has in this case. The retroactivity of criminal laws must be applied with extreme caution because it can compromise the fundamental right to certainty and predictability of the legal consequences of one’s actions, thus undermining the trust that the citizen places in the State. Case law has played an essential role in interpreting and balancing the principles, but the continuous regulatory changes and the evolution of criminal law calls for further reflection.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.relation.ispartofjournalIura & Legal Systemsit_IT
dc.identifier.citationAnnunziata, F. "Il rischio di retroattività occulta e la giurisprudenza della Corte di Strasburgo in relazione al caso Contrada". Iura & Legal Systems, XII.2025/2, B(6): 89-99it_IT
dc.titleIl rischio di retroattività occulta e la giurisprudenza della Corte di Strasburgo in relazione al caso Contradait_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.contributor.authorAnnunziata, Francesca
dc.date.issued2025
dc.identifier.urihttp://www.rivistagiuridica.unisa.it/indexit_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8923
dc.typeJournal Articleit_IT
dc.format.extentP. 89-99it_IT
dc.identifier.issn2385 - 2445it_IT
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