Itinerarium Antonini Placentini (VI secolo). Citazioni di "paradiso": quando frutti "prodigiosi" contribuiscono all'eccezionalità di un viaggio
Abstract
Nell’Itinerarium Antonini Placentini un anonimo pellegrino del VI secolo narra il viaggio che da Piacenza lo porta in Terrasanta. Da Costantinopoli passa a Cipro, poi in Siria, Palestina, Sinai,
Egitto e da qui, da Alessandria, inizia il viaggio di ritorno che ripercorre la via di andata ma si ferma in Mesopotamia. A Sura, presso l’Eufrate, termina la descrizione. Vengono in questa sede considerate tre tappe del viaggio del pellegrino: Nazaret, Gerico e Clisma, in cui lo stupore del viator per alcuni rigogliosi frutti della terra accentua la bellezza dei luoghi visitati. L’enfasi del narratore ritornato in patria amplia con toni quasi favolistici il ricordo del suo viaggio. E proprio in relazione a queste tappe egli rievoca, in una visione forse ingenua, ma mossa da vero entusiasmo, l’immagine del paradiso, di un Eden favoloso come luogo di eccezionale rigoglio della natura. In the Itinerarium Antonini Placentini, an anonymous 6th-century pilgrim recounts his journey from Piacenza to the Holy Land. From Constantinople he travels to Cyprus, then through Syria, Palestine, Sinai, and Egypt. From Alexandria, he begins the return journey, retracing much of the original route, but the narrative ends in Mesopotamia, at Sura near the Euphrates. This study focuses on three stages of the pilgrim's journey: Nazareth, Jericho, and Clysma, where the pilgrim's amazement at the lush fruits of the land enhances the beauty of the places visited. The narrator, upon returning home, embellishes the memory of his journey with almost fabulous tones. In connection with these stages, he evokes—perhaps naively but with genuine enthusiasm—the image of paradise, a wondrous Eden characterized by exceptional natural abundance.
URI
https://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2025/10/RICCHIUTI.pdfhttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8976
