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dc.date.accessioned2017-03-06T09:40:38Z
dc.date.available2017-03-06T09:40:38Z
dc.description2014 - 2015it_IT
dc.description.abstractThis doctoral thesis deals with the De hebdomadibus by Severimus Boethius and it is composed by tree chapters: the first is a storeographical overview about the work and corcernes also with the matter about the authenticity of all the theological tractes. Moreover this chapter tries to explain the most important arguments in the Opuscula Sacra just to find the right placement of the Quomodo substantiae in the Boethius’ philosophical production. The second chapter deals with the nine rules posed the author just to show how they are important to achieve the solution proposed by Boethius. Moreover, in this section it’s shown the depth of some concepts like ‘esse’ and ‘id quod est’ and the fact that Boethius applies two differerent ways of thinking to them. The third chapter is about the will and freedom in God and how they are foundamental for Boethius to find the solution to the problem. It’s also shown that Boethius is able to find a mediation between aristotelic logic and Plato’s one and just for that the author succed in explaining how substances can be good in what they are without being the Good. [edited by Author]
dc.description.abstractQuesto lavoro di tesi dottorato sul De hebdomadibus di Severino Boezio si divide in tre capitoli: il primo di essi è dedicato alle questioni che hanno interessato la storiografia più o meno recente sul trattato. Parte di esso si propone anche di fare luce sullo status quaestionis circa l’attribuzione dei Trattati teologici a Boezio. In esso, poi, un’ultima parte mira ad esaminare in maniera piuttosto cursoria anche i temi e i problemi che gli Opuscula Sacra presentano al fine di trovare la giusta collocazione del Quomodo Substantiae all’interno della produzione boeziana e segnalarne anche possibili punti di convergenza concettuale con gli altri testi. Il secondo capitolo si incentra nell’esame dell’assiomatica nel tentativo di far risaltare la centralità di quest’ultima per la successiva soluzione del problema. In questo capitolo si cerca di individuare soprattutto l’originalità dei termini Esse ed Id quod est mostrando come ad essi boezio applichi due differenti modi di predicare. Il terzo ed ultimo capitolo si concentra sulla posizione del problema e sulla relativa solutio. In esso si introducono i concetti di volontà e libertà di Dio che permettono l’individuazione da parte di Boezio di una via intermedia tra la logica dell’inerenza e la logica della partecipazione. Tale logica, che ho chiamato, ‘dell’inerenza relativa’ permette al filosofo romano di ritenere risolta la questione, avendo dimostrato in che modo le sostanze possono dirsi buone in ciò che sono pur non essendo sostanzialmente buone. L’ultima parte dell’ultimo capitolo si concentra anche a commentare le obiezioni immaginate dallo stesso Boezio. [a cura dell'Autore]it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.subject.miurM-FIL/08 STORIA DELLA FILOSOFIA MEDIEVALEit_IT
dc.contributor.coordinatoreD'Onofrio, Giulioit_IT
dc.description.cicloXIV n.s.it_IT
dc.contributor.tutorBisogno, Armandoit_IT
dc.contributor.cotutorD'Onofrio, Giulioit_IT
dc.identifier.DipartimentoScienze del Patrimonio Culturaleit_IT
dc.titleIl De hebdomadibus di Severino Boezio. Introduzione e commentoit_IT
dc.contributor.authorPastorino, Nazareno
dc.date.issued2016-06-24
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/10556/2347
dc.identifier.urihttp://dx.doi.org/10.14273/unisa-762
dc.typeDoctoral Thesisit_IT
dc.subjectBeneit_IT
dc.subjectEssereit_IT
dc.subjectOntologiait_IT
dc.publisher.alternativeUniversita degli studi di Salernoit_IT
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