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Lo sguardo dell’etnografo tra travelogue e racconto: The Wild Body di P.Wyndham Lewis
dc.contributor.author | De Giovanni, Flora | |
dc.date.accessioned | 2013-04-18T12:45:24Z | |
dc.date.available | 2013-04-18T12:45:24Z | |
dc.date.issued | 2009 | |
dc.identifier.citation | De Giovanni, Flora.”Lo sguardo dell’etnografo tra travelogue e racconto: The Wild Body di P.Wyndham Lewis.” «Testi e linguaggi» 3(2009): 123-135. [Studi monografici. Letteratura e altri saperi, a cura di L. Perrone Capano e C. Perugini] | en_US |
dc.identifier.issn | 1974-2886 | en_US |
dc.identifier.uri | http://hdl.handle.net/10556/581 | |
dc.description.abstract | Nei primi anni del Novecento Wyndham Lewis visita la Bretagna – terra incontaminata e primigenia, già meta di pellegrinaggio per gli artisti della generazione precedente – con quello che potremmo definire un atteggiamento da etnografo. La passione per il “primitivo” che anima la letteratura e la pittura in quel periodo è di certo uno dei motivi che spinge Lewis a registrare cerimonie, miti, riti e spettacoli locali, dando vita a pezzi blandamente narrativi, che si configurano piuttosto come resoconti di viaggio. Tuttavia, anche quando, allo scopo di raccoglierli nel volume The Wild Body (1927), li modifica facendone dei veri e propri racconti, il nucleo antropologico resta vivo e vitale, fondendosi con l’attitudine satirica che contraddistingue la scrittura dell’autore e dando vita a un primitivismo anomalo, molto distante da quello degli scrittori coevi | en_US |
dc.format.extent | P. 123-135 | en_US |
dc.language.iso | it | en_US |
dc.source | UniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneo | en_US |
dc.title | Lo sguardo dell’etnografo tra travelogue e racconto: The Wild Body di P.Wyndham Lewis | en_US |
dc.type | Article | en_US |