Per Dante Della Terza
Abstract
L’A. lega la sua testimonianza a due momenti centrali
del suo percorso di studi e di ricerche. Il primo risale alla
sua partecipazione negli anni ’80 ai Convegni di Bressanone, una circostanza che le consentì di entrare in contatto con questo straordinario intellettuale, mediatore
e interprete autorevole della cultura italiana in America e di quella americana in Italia. Di questo “emigrante della cultura”, come Della Terza stesso amava
definirsi, l’A., traccia un circostanziato ritratto, relativo
soprattutto agli anni della sua partecipazione agli incontri di Bressanone. Si trattò per Della Terza di un appuntamento gradito e atteso, vista la sicura congenialità con temi e questioni che Folena, di volta in volta, poneva sul tappeto, suggerendo direttive o stimolando dibattiti, ispirati agli indirizzi metodologici più avanzati,
e favorendo approcci ermeneutici nuovi. L’A. sottolinea
l’enorme contributo che Della Terza riuscì a dare a quei
convegni, avviando parallelamente un’opera di assidua
sistemazione del suo pensiero critico. Il ricordo si chiude
con una personale nota di gratitudine: la postilla, a
firma di Della Terza, che accompagna l’edizione critica
dell’autobiografia di Gherardo degli Angioli, apparsa,
per una circostanza solo fortuita presso lo stesso editore, per lunghi anni vicino alle iniziative del Circolo padovano The author links her testimony to two central moments
of his studies and research. The first dates back to her
participation in the Brixen Conventions in the 80s, a circumstance that allowed her to come into contact with
this extraordinary intellectual, mediator and authoritative interpreter of Italian culture in America and American culture in Italy. Of this "emigrante della cultura",
as Della Terza himself liked to define himself, the A,
draws a detailed portrait, relating above all to the years
of his participation in the meetings in Bressanone. For
Della Terza it was a welcome and awaited appointment,
given the sure congeniality with themes and questions
that Folena, from time to time, raised on the table, suggesting directives or stimulating debates, inspired by
the most advanced methodological approaches, and favoring new hermeneutic approaches. The author underlines the enormous contribution that Della Terza managed to give to those conferences for about fifteen years,
at the same time starting a work of assiduous organization of his critical thinking. The memory closes with a
personal note of gratitude: the annotation, signed by
Della Terza, which accompanies the critical edition of
the autobiography of Gherardo degli Angioli, which appeared, for a purely fortuitous circumstance at the same
publisher, for many years close to to the initiatives of the
Paduan Club