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dc.contributor.authorLa Monaca, Donatella
dc.date.accessioned2024-10-22T08:32:01Z
dc.date.available2024-10-22T08:32:01Z
dc.date.issued2024
dc.identifier.citationLa Monaca, Donatella."«Io vi lotto/ contro i fantasmi miei contro me stesso»: il Taccuino di Bonn di Luigi Pirandello", Sinestesieonline, A. 13, no. 42 (Maggio 2024): 1-15it_IT
dc.identifier.issn2280-6849it_IT
dc.identifier.urihttps://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2024/06/42_015_lamonaca.pdfit_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7683
dc.description.abstractIl Taccuino di Bonn, testimonianza preziosa, sino al 1891 del determinante soggiorno di Luigi Pi randello nella città tedesca, partecipa in modo particolarmente “avventuroso” delle vicissitudini redazionali che coinvolgono le carte private dello scrittore agrigentino. Restituito integralmente alla luce nella meritoria veste redazionale del 2022, il manoscritto pirandelliano si offre come «lo spazio in cui si deposita il magma creativo, a partire da dati e fatti, naturalistici e cronachistici, che si trasformano in rappresentazione e narra zione, in bozzetti lirici come in racconto in prosa e in versi» (R. Caputo, Prefazione a L. Pirandello, Taccuino di Bonn. Manoscritto, (a cura) di F. De Michele, C. A. Iacono, A. Perniciaro, Biblioteca Mu seo Regionale Luigi Pirandello, Parco Archeolo gico e Paesaggistico della Valle dei Templi, Agri gento 2022, p. 15». Il crogiuolo di temi e forme della poetica pirandelliana che così vi si condensa si configura, pertanto, come un’espressione ulte riormente esemplare dell’intertestualità interna che ne anima l’opera. Proprio sul fitto arsenale di tale “magazzino poietico”, sulla trama foltissima di riflessioni personali, di interpolazioni autoese getiche, di bilanci epocali di cui si sostanzia l’au tobiografismo intellettuale del taccuino, queste pagine intendono soffermarsi, per porre in risalto come sensibile ne appaia già l’inclinazione sulla “verticale del Novecento”.it_IT
dc.description.abstractThe Taccuino di Bonn, a precious testimony until 1891 of Luigi Pirandello's decisive stay in the Ger man city, participates in a particularly "adven turous" way in the editorial vicissitudes involving the private papers of the writer from Agrigento. Restored to light in its entirety in the meritorious editorial guise of 2022, Pirandello's manuscript offers itself as "the space in which the creative magma is deposited, starting from data and facts, naturalistic and chronicle-like, which are trans formed into representation and narration, into lyrical sketches as well as into prose and verse narratives". The melting pot of themes and forms of Pirandello's poetics that is condensed here is thus configured as a further exemplary expression of the internal intertextuality that animates his work. It is precisely on the dense arsenal of this "poietic storehouse", on the dense weave of per sonal reflections, of self-exegetic interpolations, of epochal balances that substantiate the notebook's intellectual autobiographism, that these pages in tend to dwell, to highlight how sensitive its incli nation towards the "vertical of the twentieth cen tury" already appears.it_IT
dc.format.extentP. 1-15it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.publisherAvellino : Associazione culturale Internazionale Sinestesieit_IT
dc.rightsCC BY 4.0it_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.subjectPirandelloit_IT
dc.subjectTaccuinoit_IT
dc.subjectBonnit_IT
dc.subjectIntertestualitàit_IT
dc.title«Io vi lotto/ contro i fantasmi miei contro me stesso»: il Taccuino di Bonn di Luigi Pirandelloit_IT
dc.typeJournal Articleit_IT
dc.relation.ispartofjournalSinestesieonline. Periodico quadrimestrale di letteratura e arti della modernitàit_IT
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