Mostra i principali dati dell'item
Da Gesualdo a Cresta: le dimensioni del tempo
dc.contributor.author | Broegg, Benedetta | |
dc.date.accessioned | 2024-10-23T09:05:51Z | |
dc.date.available | 2024-10-23T09:05:51Z | |
dc.date.issued | 2024 | |
dc.identifier.citation | Broegg, Benedetta. "Da Gesualdo a Cresta: le dimensioni del tempo", Sinestesieonline, A. 13, no. 41 (Gennaio 2024): 2-11 | it_IT |
dc.identifier.issn | 2280-6849 | it_IT |
dc.identifier.uri | https://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2024/10/broegg_2.pdf | it_IT |
dc.identifier.uri | http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7701 | |
dc.description.abstract | L'articolo esamina il processo di rielaborazione musicale attraverso il confronto tra il madrigale Itene o miei sospiri di Carlo Gesualdo e la composizione In Amoroso canto di Gianvincenzo Cresta. Viene sottolineato come la musica, liberata dalle contingenze storiche, possa risuonare con nuove significanze nel presente. Molti compositori come Stravinskij, Sciarrino e Mantovani hanno risco perto Gesualdo, dialogando con la sua musica. Il compositore Gianvincenzo Cresta, in particolare, combina musica antica e sperimentale per creare opere che uniscono passato e presente. Nel suo lavoro, si ispira al madrigale di Gesualdo. La presente analisi si concentra su come le sezioni del madrigale vengono elaborate, con particolare attenzione alle dimensioni temporali, perché per il compositore la musica è energia che si muove nel tempo. Dall’analisi si nota come Cresta non si limita a citare o parafrasare l'originale, ma ricalca la struttura temporale del madrigale, espandendo e reinterpretando le sue caratteristiche energetiche, questo fa sì che la sua composizione diventi qualcosa di “altro”. Questo processo crea una musica che, pur richiamando il passato, si presenta come nuova e originale. In conclusione l'articolo mette in evidenza un concetto che è alla base della poetica di Cresta, ossia che la musica è "la forma del tempo". | it_IT |
dc.description.abstract | The article examines the process of musical reworking through a comparison of Carlo Gesualdo's madrigal Itene o miei sospiri and Gianvincenzo Cresta's composition In Amoroso canto. It is emphasized how music, freed from historical contingencies, can resonate with new meanings in the present. Many composers such as Stravinsky, Sciarrino and Mantovani have rediscovered Gesualdo, dialoguing with his music. Composer Gianvincenzo Cresta, in particular, combines early and experimental music to create works that unite past and present. In his work, he draws inspiration from Gesualdo's madrigal. This analysis focuses on how sections of the madrigal are processed, with particular attention to temporal dimensions, because for the composer, music is energy moving through time. The analysis shows that Cresta does not merely quote or paraphrase the original; he traces the temporal structure of the madrigal, expanding and reinterpreting its energetic characteristics, making his composition something "other." This process creates music that, while recalling the past, appears new and original. In conclusion, the article highlights a concept that lies at the heart of Cresta's poetics: music is “the form of time.” | it_IT |
dc.format.extent | P. 2-11 | it_IT |
dc.language.iso | it | it_IT |
dc.publisher | Avellino : Associazione culturale Internazionale Sinestesie | it_IT |
dc.rights | CC BY 4.0 | it_IT |
dc.source | UniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneo | it_IT |
dc.subject | Carlo Gesualdo da Venosa | it_IT |
dc.subject | Gianvincenzo Cresta | it_IT |
dc.subject | Dimensioni del tempo musicale | it_IT |
dc.subject | Musical time dimensions | it_IT |
dc.title | Da Gesualdo a Cresta: le dimensioni del tempo | it_IT |
dc.type | Journal Article | it_IT |
dc.relation.ispartofjournal | Sinestesieonline. Periodico quadrimestrale di letteratura e arti della modernità | it_IT |