L’Unione europea e l’assistenza finanziaria ai Paesi terzi in situazioni di conflitto: spunti critici a partire dalla crisi Israelo-Palestinese
Abstract
Nel contesto del recente conflitto israelo-palestinese, l’Unione europea ha
prospettato la possibilità di sospendere l’assistenza finanziaria alla Palestina per
evitare il rischio di finanziare gruppi terroristici. Traendo ispirazione dai fatti recenti,
il presente contributo esplora taluni profili critici della cooperazione europea allo
sviluppo nel diritto dell’Unione europea. A tal fine, in riferimento all’eventuale
decisione dell’Unione di sospendere gli aiuti alla Palestina, lo scritto ne indaga: le
procedure di comitologia applicabili ai sensi del regolamento 2021/947; la
compatibilità con gli obiettivi della cooperazione allo sviluppo previsti dai Trattati;
le eventuali implicazioni sui programmi nazionali di assistenza, dal momento che la
competenza dell’Unione in materia di cooperazione allo sviluppo è parallela a quella
degli Stati membri. In the context of the Israeli-Palestinian conflict, the European Union has
announced the possibility to suspend financial assistance to Palestine in order to avoid
the risk of financing terrorist groups. Drawing inspiration from recent events, the
article aims to point out some critical profiles of development cooperation in
European Union law. To this end, in relation to the possible Union’s decision to
suspend aid to Palestine, the paper investigates: the applicable comitology procedures
in accordance with Regulation (EU) 2021/947; their compatibility with the
development cooperation objectives laid down in the Treaties; the possible
implications on national bilateral assistance programs considering that the Union
competence in the field of development cooperation is parallel to that of Member
States.
URI
https://www.fsjeurostudies.eu/files/FSJ.2.2024.12.DIANSELMO.pdfhttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8062