«Uno di quei sogni che possano consolare il mondo»: ‘L’alto veliero’
Abstract
Alcuni temi cruciali della produzione poetica di Salvatore Quasimodo come l’isola, l’esilio, il mito, il viaggio, la natura al suo stadio primigenio, si ripresentano quali linee portanti della ricerca dello scrittore siciliano ne L’alto veliero, poesia scritta per Maria Cumani inclusa in una lettera all’amata datata 2 marzo 1939. L’articolo segue la genesi della poesia dalla prima stesura fino all’edizione tra le Nuove poesie di Ed è subito sera, passando per la pubblicazione nel fascicolo del 15 giugno 1939 della rivista «Corrente». L’ambivalenza tra la tentazione della fuga e l’attaccamento alla propria dimora vitale domina un testo visionario che traduce nella misura della confessione e di una insolita rottura metrica le insorgenze dei fantasmi di un’interiorità turbata da desideri contrastanti. Some of the crucial themes of Salvatore Quasimodo’s poetic production, such as the Island, Exile, Myth, Travel, and Nature at its primeval stage, re appear as the main lines of the Sicilian writer’s research in L’alto veliero, a poem written for Maria Cumani included in a letter to her beloved dated 2 March 1939. The paper follows the genesis of the poem from the first draft to the edition among the Nuove poesie of Ed è subito sera, passing through its publication in the 15 June 1939 issue of the magazine «Corrente». The ambivalence between the temptations of escape and attachment to one’s own vital dwelling dominates a visionary text that translates in the measure of confession and an unusual metric break the ghosts of an interiority troubled by conflicting desires.