Panel 42 - Le città delle donne: percorsi di Public History
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Data
2022Autore
Miodini, Lucia
Savelli, Aurora
Guiducci, Francesca
Palumbo, Valeria
Becchetti, Margherita
La Fata, Ilaria
Cerocchi, Michela
Bino, Giovanna
Metadata
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Nelle città delle donne, luogo ideale dove innestare progetti di restituzione pubblica
della storia (delle storie) delle donne, lo spazio urbano diventa strumento performativo. La
necessità di una pratica storica militante, nel senso del recupero di figure escluse da narrazioni
ufficiali e dal senso comune storico, e di temi ai margini degli interessi storiografici, si
riflette nell’individuazione degli strumenti più adatti a rendere visibili queste assenze nel
tessuto urbano, attraverso azioni concrete, in grado di originare cambiamenti culturali. In
questo quadro metodologico emergono, in una prospettiva di Public History, innovative
strutture narrative, che utilizzano le risorse messe a disposizione dalla rete.
Ne sono un esempio l’ampia accessibilità ai percorsi urbani nella duplice formula della
mostra urbana e virtuale. Gli interventi dialogano su esperienze diverse, che hanno però
operato tutte sul terreno della Gender Public History, intrecciando teoria, ricerca d’archivio
e narrazione biografica. Efficace sfida all’inclusione urbana, i percorsi nelle città delle
donne sono esempi virtuosi di riappropriazione dello spazio pubblico, affrontati da un punto
di vista operativo, con un’attenzione specifica al dialogo fra storia di genere e territorio. Gli
itinerari femminili che segnano luoghi particolarmente rilevanti della città, sono espressione
di una strategia comunicativa che immette la storia delle donne nel quotidiano. Nuovi modi
di raccontare le ricerche d’archivio rendono visibili nelle strade i segni del protagonismo
femminile che, nonostante la scarsa attenzione, ha caratterizzato buona parte della nostra
storia. È una pratica di Public History che favorisce la circolazione e disseminazione di un
sapere situato e – come nel caso di Lecce, Parma e Perugia – valorizza in modo interattivo
lo spazio urbano. Anche nella città dei morti si specchiano i ruoli sociali, le retoriche della
narrazione pubblica, come evidenzia il tour al Monumentale di Milano.
La vitalità di queste esperienze genera nuove dinamiche relazionali, ricomponendo
la distanza che ancora intercorre tra il mondo accademico, il metodo scientifico della
ricerca e una pratica comunicativa che interagisce con la società civile, protagonista di un
coinvolgente percorso di riscoperta e narrazione.Il presente panel è il secondo (vedi panel 39) proposto dalle coordinatrici sul tema di uno
spazio urbano indagato e restituito alla fruizione del pubblico in una prospettiva di gender
public history.