Panel 9 – Turismo culturale e identità, tra gentrificazione e spopolamento
Date
2021Author
Fusco, Maria Antonella
Peirce, Gualtiero
Terenzoni, Erilde
Pica, Valeria
Metadata
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Nato in Italia nell’ultimo ventennio, ad opera di numerosi giovani storici dell’arte e archeologi
attenti alla comunicazione e al contrasto del turismo insostenibile dei non – luoghi, il turismo
culturale rischia negli anni più recenti di rendersi complice del vasto fenomeno di gentrificazione che affligge le grandi città d’arte stendhaliane. In realtà, il fenomeno dello spopolamento è
ugualmente grave in contesti poveri, per cause demografiche e naturali, dall’abbandono dei piccoli borghi alla distruzione ad opera dei ripetuti terremoti. I public historians, non più semplici
guide turistiche, reagiscono aggregandosi nei Centri di interpretazione storica, progettando Musei e Memoriali, e coinvolgendo le comunità di cittadini consapevoli del valore del patrimonio
ereditario, secondo i principi espressi dal Consiglio d’Europa nella Convenzione di Faro del
2005. La formazione degli operatori, ma anche direttamente dei cittadini, assume un ruolo strategico al fine di questa rinnovata ‘voglia di storia’ di abitanti e visitatori. Una parallela assunzione di responsabilità viene espressa nell’uso delle nuove tecnologie e dei social media, per ingenerare nei visitatori aspettative di visita raffinate e moderne. Born in Italy in the last twenty years, by numerous young art historians and archaeologists attentive to the communication and contrast of unsustainable tourism of non-places, cultural tourism in
recent years risks becoming partner in crime in the vast phenomenon of gentrification that afflicts
the great Stendhalian art Cities. In reality, the phenomenon of depopulation is equally serious in
poor contexts, for demographic and natural causes, from the abandonment of small villages to the
destruction by repeated earthquakes. Public historians, no longer just tourist guides, react by joining
the historical interpretation studies Centers, designing museums and memorials, and involving the
communities of citizens aware of the value of the Heritage, according to the principles expressed by
the Council of Europe in the Faro Convention of 2005. The training of operators, but also directly of citizens, assumes a strategic role in order to achieve this
renewed 'desire for history' of inhabitants and visitors. A parallel assumption of responsibility is expressed in the use of new technologies and social media, to generate refined and modern expectations
in visitors.