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dc.date.accessioned2025-07-01T12:08:41Z
dc.date.available2025-07-01T12:08:41Z
dc.descriptionD. M. Frisone, “AIPH 60 – Alcool e public history: dai corsi universitari alle angastare, tra best practices e metodologie di comunicazione”; “Insegnare Public History attraverso la Storia della birra e le tradizioni brassicole” (T. Cauvin); “L’alcool come espediente divulgativo: l’esperienza dei Live di Pinte di Storia” (D. M. Frisone); “L’alcool come medicinale e bevanda rievocativa: esperienze ricostruttive” (P. Barsotti) in Invito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public History, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Santa Maria Capua Vetere e Caserta, 24-28 giugno 2019, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2020, pp. 256-259it_IT
dc.description.abstractGli interventi di questo panel hanno come punto di contatto la scelta di una tematica “a rischio”. A rischio perché, se è vero che l’alcool è sempre stato un elemento di aggregazione, socialità e ritualità, è altrettanto vero che da sempre a fare da contraltare c’è stata l’immagine delle bevande alcoliche come elemento estraniante e dannoso, con evidenti riferimenti alle gravi conseguenze che l’abuso di alcool può avere sul singolo individuo e sul suo ambiente sociale. È però innegabile l’assidua presenza di questa sostanza durante tutto il corso della storia umana, e la sua stretta interconnessione con molti, se non tutti, gli aspetti della civiltà. L’obiettivo di questo panel diventa allora lo sviluppo e la messa in luce di best practices e metodologie che sfruttino il più possibile questo legame e allo stesso tempo valorizzino lo spirito di convivialità che le bevande alcoliche stimolano nella maggior parte della gente, per creare delle occasioni di condivisione e discussione della Storia. Delle occasioni di public history, per dirlo in altri termini, che escano in positivo dalle analisi rischi/benefici e che riescano a trasmettere la complessità del lavoro di ricerca (o di ricostruzione) con la semplicità del rapporto con il grande pubblico. Dalle aule universitarie fino al banco di uno speziale quattrocentesco, passando per bar e pub, tenteremo di scoprire se questa sostanza instabile possa essere uno stabile strumento nelle mani dei public historian.it_IT
dc.rightsCC BY-ND 4.0it_IT
dc.relation.ispartofjournalInvito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public Historyit_IT
dc.identifier.citationDomenico Matteo Frisone, “AIPH 60 – Alcool e public history: dai corsi universitari alle angastare, tra best practices e metodologie di comunicazione” in Invito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public History, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Santa Maria Capua Vetere e Caserta, 24-28 giugno 2019, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2020, pp. 256-259it_IT
dc.titleAIPH 60 – Alcool e public history: dai corsi universitari alle angastare, tra best practices e metodologie di comunicazioneit_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.contributor.authorFrisone, Domenico Matteo
dc.contributor.authorCauvin, Thomas
dc.contributor.authorBarsotti, Pietro
dc.date.issued2020
dc.identifier.urihttps://aiph.hypotheses.org/9076it_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8374
dc.publisherAIPH - Associazione Italiana di Public Historyit_IT
dc.typeOtherit_IT
dc.format.extentP. 256-259it_IT
dc.identifier.isbn9788894410808it_IT
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