Panel 8 - Università e Public History: esperienze e prospettive future
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Date
2022Author
Novelli, Cecilia
Dell'Aglio, Stefano
Pavone, Sabina
Salvatori, Enrica
Metadata
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Qual è il presente e il futuro della Public History nell’università italiana? Con la graduale
crescita di un fenomeno inesistente fino a poco tempo fa, si impone una riflessione su cosa
sia stato già fatto e cosa ci sia ancora da fare per agevolare l’affermazione di questa nuova
disciplina. Naturalmente l’insegnamento della Public History non è ancora caratterizzato
da una generale uniformità di temi e metodologie (né c’è ragione per cui debba esserlo
in futuro) e può essere declinato con modalità molto diverse a seconda delle attitudini
dei titolari dei corsi e dei contesti in cui si colloca. Spesso associata all’insegnamento
della Digital History, la didattica si presta a diversi approcci e sviluppi, oltre che a una
vasta gamma di attività pratiche: dalla comunicazione audiovisiva all’ambito museale,
dalla storia orale al variegato universo del turismo e dei beni culturali, solo per fare alcuni
esempi. Anche in relazione a questo, vale la pena di chiedersi quale sia il modo migliore
per integrare la Public History nei curricula universitari, per far conoscere la materia al
maggior numero di studenti possibile e formare nel modo migliore i futuri public historians.
È anche importante riflettere su come la Public History si possa inserire in un quadro
accademico complesso e impreparato ad accoglierla, superando le limitazioni imposte da
rigide appartenenze disciplinari e da criteri di valutazione basati sui prodotti della ricerca
tradizionali.