dc.date.accessioned | 2025-07-14T10:30:37Z | |
dc.date.available | 2025-07-14T10:30:37Z | |
dc.description | L. Bertucelli, “AIPH 3 – Spazi e ambiti professionali per la Public History in Italia”; “Pratiche di Public History per il teatro partecipato” (A. Canovi); “Archivi orali e archivi digitali: un approccio Public” (L. Pezzica); “Rigenerazioni urbane, letteratura e Public History” (M. Scanagatta); “Beni culturali e Heritage. Reti di valorizzazione tra università, fondazioni private e istituti culturali” (M. Al Kalak) in Metti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History, Pisa, 11-15 giugno 2018, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2019, pp. 17-21 | it_IT |
dc.description.abstract | Il rapido sviluppo della Public History verificatosi negli ultimi anni in Italia ha rivelato
alcune esigenze e necessità latenti nel panorama degli studi storici nel nostro paese e di
quanti si occupano di storia sia in senso strettamente disciplinare sia in un ambito più
largo, appunto pubblico. I due piani, pur con le loro specificità, sono evidentemente
sovrapposti.
In primo luogo, l'approccio proposto dalla Public History ha contribuito ad intensificare
il dibattito sul ruolo dello storico e della storia nel nostro presente e ad indagarne le ragioni
di una sua perdita di centralità nel discorso pubblico. Meno esplicitamente, ma con una
certa forza, ha riproposto la relazione tra ricerca e trasmissione del sapere, con una
declinazione che torna a chiamare in causa il profilo di una "missione civile" dello storico
ancora tutta da definire. In secondo luogo, sulla scorta dell'esperienza americana, la Public
History ha contribuito a rilanciare la discussione sulla necessità di aprire e individuare
spazi professionali al di fuori della scuola e dell'Università per lo storico che voglia
"portare la storia in pubblico" e lavorare "con il pubblico".
Queste diverse dimensioni si intrecciano e non sempre si accostano senza problemi: la
storia diventa quindi una "professione"? Con quali opportunità e con quali limiti? In quali
ambiti può effettivamente applicarsi la prospettiva della Public History senza tradire se
stessa? Cioè senza divenire mera risposta passiva ad una committenza e perdere il suo
slancio di lavoro condiviso con il pubblico e per il pubblico. Di queste e altre questioni si
discute a partire dalle esperienze sul campo di giovani public historian e dai diversi ambiti
di lavoro nei quali sono stati impegnati. | it_IT |
dc.language.iso | it | it_IT |
dc.rights | CC BY-ND 4.0 | it_IT |
dc.relation.ispartofjournal | Metti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History. Pisa, 11-15 giugno 2018 | it_IT |
dc.identifier.citation | Lorenzo Bertucelli, “AIPH 3 – Spazi e ambiti professionali per la Public History in Italia” in Metti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History, Pisa, 11-15 giugno 2018, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2019, pp. 17-21 | it_IT |
dc.title | AIPH 3 – Spazi e ambiti professionali per la Public History in Italia | it_IT |
dc.source | UniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneo | it_IT |
dc.contributor.author | Bertucelli, Lorenzo | |
dc.contributor.author | Canovi, Antonio | |
dc.contributor.author | Pezzica, Lorenzo | |
dc.contributor.author | Scanagatta, Manfredi | |
dc.contributor.author | Al Kalak, Matteo | |
dc.date.issued | 2019 | |
dc.identifier.uri | https://aiph.hypotheses.org/7389 | it_IT |
dc.identifier.uri | http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8600 | |
dc.publisher | AIPH - Associazione Italiana di Public History | it_IT |
dc.type | Other | it_IT |
dc.format.extent | P. 17-21 | it_IT |
dc.identifier.isbn | 978889441081 | it_IT |
dc.subject | Professioni | it_IT |
dc.subject | Le committenze nel campo della storia da parte di enti pubblici e privati | it_IT |
dc.subject | Quale mercato per la storia? | it_IT |
dc.subject | Digital Public History | it_IT |
dc.subject | Narrazioni | it_IT |
dc.subject | Letteratura | it_IT |
dc.subject | Teatro | it_IT |