Panel 8B – Donne per la pace: movimenti, protagoniste e azioni
Data
2025Autore
Palumbo, Valeria
Fusco, Maria Antonella
Nazari, Parisa
Miodini, Lucia
Metadata
Mostra tutti i dati dell'itemAbstract
Il panel intende fare il punto su alcuni movimenti e alcune protagoniste che uniscono
la battaglia per i diritti delle donne con l’impegno per la pace. Storicamente documentato
(intervento di Maria Antonella Fusco) dall’inizio del Novecento con la premio Nobel
Bertha von Suttner e le successive Nobel per la Pace, il legame si ritrova nell’attuale
movimento iraniano e transnazionale Donna, Vita, Libertà (intervento di Parisa Nazari).
È stato tenuto vivo, nei decenni scorsi, dai movimenti femministi (intervento di Lucia
Miodini) e con le forme originali di lotta delle artiste russe Pussy Riot e delle attiviste
sudamericane de la Ruta pacifica de las mujeres (intervento di Valeria Palumbo). Il panel
è dedicato a Pippa Bacca, artista e attivista, uccisa nel 2008 durante la performance Sposa
in Viaggio, con la quale si proponeva di attraversare in autostop 11 Paesi vittime di conflitti
attivi vestendo un abito da sposa, per promuovere la pace e la fiducia nel prossimo. The panel aims to take stock of a number of movements and protagonists that unite
the battle for women's rights with the commitment to peace. Historically documented
(speech by Maria Antonella Fusco) from the beginning of the 20th century with Nobel
Prize winner Bertha von Suttner and the subsequent Nobel Peace Laureates, the link can
be found in the current Iranian and transnational movement Woman, Life, Freedom
(speech by Parisa Nazari). It has been kept alive in recent decades by feminist movements
(talk by Lucia Miodini) and with the original forms of struggle of the Russian artists Pussy
Riot and the South American activists of the Ruta pacifica de las mujeres (talk by Valeria
Palumbo). The panel is dedicated to Pippa Bacca, an artist and activist, who was killed in
2008 during the performance Bride on the Road, with which she proposed to hitchhike
through 11 countries affected by active conflicts while wearing a wedding dress, to
promote peace and trust in others.