La tutela dei minorenni indagati o imputati in procedimenti penali: l’attuazione della direttiva 2016/800/UE in Italia alla prova dei diritti fondamentali
Abstract
The contribution dwells on Directive 2016/800/EU, put in the context of
the measures adopted in the field of judicial cooperation in criminal matters and with
an impact on juvenile criminal proceedings. The instrument, which is without
prejudice to the principle of non-regression and which must be examined in the light
of its implementation in the different Member States, presents several profiles of
interest with respect to the fundamental rights of the minors enshrined in international
and European sources. In the Italian legal system, the national legislation was already
innovative and in line with the provisions of the Directive. However, the application practice does not always correspond to international standards. Moreover, there are
discrepancies between the different judicial districts. Hence, the need to examine the
outcomes of the European Union’s action on the legal basis of Article 82 TFEU, with
a view to improving mutual trust between the criminal justice systems of Member
States and creating a child-friendly criminal justice system. Il contributo si sofferma sulla Direttiva 2016/800/UE, contestualizzata
nell’ambito delle misure adottate nel settore della cooperazione giudiziaria in materia
penale e con ricadute sul processo penale minorile. Lo strumento, che fa salvo il
principio di non regressione e che va esaminato alla luce dell’attuazione nei diversi
Stati membri, presenta diversi profili di interesse rispetto ai diritti fondamentali della
persona minorenne sanciti dalle fonti internazionali ed europee. Nell’ordinamento
italiano, la normativa nazionale già si presentava innovativa ed è stata adeguata alle
disposizioni della Direttiva. Tuttavia, la prassi applicativa non sempre risulta
corrispondente agli standard internazionali. Inoltre, si registrano delle disomogeneità
tra i diversi distretti giudiziari. Da qui l’opportunità di esaminare gli esiti dell’azione
dell’Unione europea sulla base giuridica dell’art. 82 TFUE, alla luce della volontà di
migliorare la fiducia reciproca tra i sistemi di giustizia penale di altri Stati membri e
di creare una giustizia penale a misura di minorenne.