Sull’attraversamento quasimodiano dei paesaggi mediterranei e archeologici
Abstract
In	 Quasimodo	 il	 costante	 sguardo	 letterario	 al	
paesaggio	 mediterraneo,	 spesso	 contrassegnato	
da	 tratti	 edenici,	 si	 intreccia	 sovente	 con	 quello	
delle	rovine	archeologiche	greche	e	magnogreche	
in	 cui	il	filtro	 classico	 agisce	mitopoieticamente,	
proponendo	 originali	 riscritture,	 traduzioni	 e	
contestualizzazioni	dei	miti	con	un’autentica	predilezione	 per	 quelli	 di	 ambientazione	 siciliana	
ispirati	particolarmente	da	Ovidio.	Gli	itinerari	testuali	orientati	verso	l’Antico	sono	spesso	contrassegnati	 dalla	 constatazione	 dello	 iato	 esistente	
tra	il	passato	e	la	contemporaneità. In	Quasimodo’s	work,	 the	 constant	literary	 gaze	
at	the	Mediterranean	landscape,	often	marked	by	
Edenic	features,	is	often	intertwined	with	that	of	
the	Greek	and	Magna	Graecia	archaeological	ruins	in	 which	 the	 classical	filter	 acts	mythopoetically,	 proposing	 original	 rewritings,	 translations	
and	 contextualisations	 of	 the	myths	with	 an	 authentic	propensity	for	those	set	in	Sicily,	inspired	
particularly	by	Ovid.	Textual	itineraries	oriented	
towards	 the	 Ancient	 are	 often	 marked	 by	 the	
acknowledgement	of	the	existing	gap	between	the	
past	and	the	contemporary. 
URI
http://dx.doi.org/10.14273/unisa-5737http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7696
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